Alla luce dell’attuale evoluzione epidemiologica, la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, in una Nota, comunica di “essere intervenuta per rafforzare la sorveglianza del personale sanitario in ambito ospedaliero e socio-sanitario, aumentando la frequenza dei test di monitoraggio per Sars-Cov-2”. “L’esecuzione dei test per il personale a diretto contatto con pazienti immunosoppressi o operante nei centri dialisi – prosegue la Nota – passa da una frequenza di un test ogni 14 giorni a un test ogni 7 giorni. Per il personale sanitario e socio-sanitario non impiegato in contesti con la presenza di soggetti ad alto livello di immunosoppressione, la frequenza dei test viene portata da un test ogni 30 giorni ad almeno un test ogni 14 giorni”. “Queste nuove regole – si legge ancora nella Nota – valgono anche per gli operatori socio-sanitari impegnati nelle Rsa. La Direzione Generale Welfare, inoltre, ha raccomandato agli ospedali e alle strutture socio-sanitarie l’utilizzo delle mascherine FFP2 per il personale a diretto contatto con i pazienti nei reparti degenza”. “Si tratta – conclude la Nota – di misure preventive volte a rafforzare il cordone sanitario attorno alle persone più fragili e alla protezione degli operatori sanitari sul loro luogo di lavoro, in un delicato momento di recrudescenza dei contagi”.

La Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, comunica anche di “essere intervenuta per contrastare il crescente fenomeno di ‘boarding’ di pazienti ‘non-Covid’ presso i Pronto soccorso delle strutture sanitarie lombarde. Si tratta di un maggiore rallentamento nel ricoverare tempestivamente pazienti dai Pronto soccorso”. “Al fine di liberare posti per pazienti ‘Covid-free’ da ricoverare in urgenza – prosegue la Nota –  la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia ha quindi invitato le Direzioni Sanitarie, tra cui Asst Santi Carlo e Paolo, Asst Fatebenefratelli-Sacco, Asst Ovest Milanese, Asst dei Sette Laghi, Asst Lariana, a valutare la possibilità di rimodulare, fino al 15 gennaio, gli interventi programmati differibili, cosiddetti in elezione, in modo da sgravare i reparti e facilitare i ricoveri indifferibili che giungono dai Pronto soccorso”.

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