Caso camici, i pm chiedono il processo per Fontana

Richiesta di rinvio a giudizio per il presidente lombardo e altre quattro persone per la fornitura, poi trasformata in donazione, di 75 mila camici e altri dispositivi di protezione alla ditta del cognato Andrea Dini. La difesa: "Non ci sorprende, il presidente è estraneo".

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La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Lombardia Attilio Fontana e altre 4 persone per la vicenda dell’affidamento da parte della Regione di una fornitura, poi trasformata in donazione, da circa mezzo milione di euro di 75 mila camici e altri dpi a Dama, la società di suo cognato Andrea Dini. L’accusa è frode in pubbliche forniture.

“Tutto come volevasi dimostrare. Non c’è nulla di sorprendente dal momento che non è stata accolta la nostra richiesta di archiviazione. D’ora in poi avremo a che fare con un giudice davanti al quale ci difenderemo seduti allo stesso livello dell’accusa. Fontana è certo della sua estraneità alle vicende contestate”. Così l’avvocato Jacopo Pensa che, assieme a Federico Papa, ha commentato la richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm di Milano nei confronti del governatore della Lombardia Attilio Fontana e di altre 4 persone.

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