Riforma sanità, caos in aula al Pirellone [Gallery]

Espulsi 7 consiglieri, seduta interrotta e intervento della Digos in aula dopo che sono stati tagliati oltre mille emendamenti presentati dall'opposizione.

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Caos al Pirellone,  dopo che il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha comunicato l’inammissibilità di oltre mille emendamenti e  più di 3900 ordini del giorno sui 4810 depositati dalle opposizioni alla riforma della sanità, Pd e M5S in testa. “Questa è una tagliola ufficialmente istituita” ha protestato il capogruppo dei 5 Stelle Massimo De Rosa. I 5 Stelle hanno occupato il centro dell’Aula e i banchi della presidenza e della Giunta, con fischietti e striscioni. Dopo diversi richiami, Fermi ha proceduto a 7 espulsioni, interrotto la seduta e chiamato la Digos per allontanare gli espulsi. “Per chiuderci la bocca hanno dovuto cacciarci dall’Aula. Abbiamo lottato per due settimane contro questa (NON)riforma, per scoprire oggi che non solo il centrodestra, che ieri ha disertato i lavori d’Aula, non ha ascoltato una parola, ma ha cestinato le nostre proposte tagliando 3500 dei nostri ordini del giorno. Mai la Presidenza aveva fatto ricorso a un simile taglio degli atti presentati da un gruppo politico. Un pericoloso precedente per il dibattito democratico in Regione Lombardia. Per questo motivo abbiamo deciso di protestare occupando i banchi, vuoti della Giunta e quelli della presidenza, mostrando con i cartelli le proposte che non hanno voluto ascoltare: meno liste d’attesa, stop nomine politiche, pubblico e privato uguali diritti e uguali doveri» così Massimo De Rosa, capogruppo del M5S, dopo l’espulsione dall’Aula sua e di tutto il gruppo del Movimento Cinque Stelle (ad eccezione del consigliere segretario Dario Violi).

 

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