Ambrogini a Baresi, al console Claudi e allo chef La Mantia

Sono quindici le medaglie d'oro che saranno consegnate il giorno di Sant'Ambrogio. Medaglie alla memoria agli ex sindaci Tognoli e Formentini e alla blogger Fraintesa.

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L’ex capitano del Milan Franco Baresi, la campionessa paralimpica e nuotatrice Arjola Trimi, Tommaso Claudi, il giovane diplomatico italiano che nei giorni della conquista di Kabul da parte dei talebani è rimasto a presidiare l’ambasciata italiana in Afghanistan. Sono alcuni dei personaggi che riceveranno l’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza concessa dal Comune di Milano, nel corso della cerimonia del 7 dicembre, in occasione di Sant’Ambrogio. Sono quindici le Medaglie d’oro. Tra i premiati ci saranno anche il notaio Piergaetano Marchetti, presidente di Bookcity e della Fondazione Corriere della Sera, Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera, la mecenate Maria Candida Morosini, Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm, Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, lo chef Filippo La Mantia, Ermanno Leo, oncologo, Valentina Massa, biologa dell’Università Statale di Milano che ha inventato il tampone salivare del Covid per i bambini, Gianni Cervetti, fondatore dell’Orchestra Verdi di Milano, Daniela Mainini, Alessandra Simone, che è stata a capo dell’anticrimine della Questura di Milano e ha ideato il protocollo Zeus contro la violenza domestica e Cristina Cattaneo, antropologa forense. Sono cinque le Medaglie alla Memoria che andranno agli ex sindaci di Milano Carlo Tognoli e Marco Formentini oltre che allo scrittore Andrea Pinketts, alla blogger Fraintesa Francesca Barbieri scomparsa a causa di un tumore, a Emilia Cestelli, moglie di Nando Dalla Chiesa. Tra i venti attestati saranno premiati, tra gli altri, il Progetto Islander della nipote di Silvio Berlusconi, Nicole, che si occupa dei cavalli maltrattati, Banco Farmaceutico, la Civica scuola di Cinema Luchino Visconti, l’Associazione Pro Tetto Onlus, Auser Milano, Nico Acampora con PizzAut, Inter Campus, Bauli in piazza, Roberto Jarach per la Fondazione Memoriale della Shoah

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