Si è tenuta oggi pomeriggio nei pressi di via Schievano, quartiere Romolo, la cerimonia di intitolazione della nuova piazza Fernanda Pivano.  
Saggista, traduttrice e scrittrice italiana, Pivano ha avuto tra i suoi tanti meriti quello di aver portato in Italia la grande letteratura statunitense nata in seguito alla Seconda guerra mondiale, il movimento letterario noto come Beat Generation. Con l’intitolazione della piazza a Fernanda Pivano prosegue il percorso dell’Amministrazione comunale nella valorizzazione del contributo delle donne alla storia artistica, politica e sociale del Paese.
La nuova piazza di 4 mila metri quadrati è stata realizzata da Covivio nell’ambito di The Sign, il progetto di rigenerazione urbana che sta trasformando un’area industriale degli anni Cinquanta in un nuovo polo innovativo e tecnologico. L’area è dotata di circa 25 alberi e aiuole in continuità con il sistema verde attorno all’Università Iulm e il parco Russoli recentemente riqualificato, oltre a panchine e connessione wi-fi. Piazza Pivano sarà un nuovo luogo di incontro per i professionisti del futuro distretto e per i cittadini del quartiere. L’intervento di riqualificazione di The Sign ha portato nel quartiere anche la realizzazione di viali alberati, nuovi impianti di illuminazione, piste ciclabili e la riqualificazione delle vie limitrofe, come Via Calindri, Via Carlo Bo, Via Filargo, via Santander, Via Schivano e Via Italo Svevo.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteBergamo e Brescia capitali cultura 2023, firmato protocollo in Regione
Articolo successivoComunali, Spada (Assolombarda): riportiamo Milano a fare Milano
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati