A2A, Goggi: “Dopo sentenza su AeB stop a operazione con i francesi di Ardian”

Il candidato sindaco socialista: "La sentenza che boccia la fusione con la società energetica di Seregno si può applicare anche all'intesa con la società francese, milanesi e bresciani non devono perdere gli impianti di produzione".

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Giorgio Goggi, candidato sindaco delle  liste Socialisti per Milano e Milano Liberale, commenta la decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato la procedura di vendita della brianzola Aeb spa, controllata dal comune di Seregno, al colosso delle multi utility A2A. Secondo  Goggi “si tratta di una decisione che si può applicare anche alla operazione che abbiamo denunciato ai primi di agosto con A2A che voleva arrivare ad una intesa con ARDIAN costruendo una newco detenuta in maggioranza (55% ) da A2A e per il restante ad ARDIAN. Il tutto con il “regalo” ai francesi di tutti gli asset strategici come centrali e dighe”. Proprio ai primi di agosto, infatti, Giorgio Goggi si domandava perché l’operazione si sarebbe portata avanti con una newco quando la stessa A2A, come si evinceva dagli ultimi bilanci, risultava in ottima salute finanziaria e sul mercato si trovava disponibilità di denaro a tassi bassi. Tant’è che lo stesso fondo Ardian non avrebbe partecipato alla nuova società con fondi propri, ma con denaro fornito da un consorzio di banche. Abbiamo fin da subito sostenuto – conclude Goggi – che l’operazione doveva essere soggetta ad una gara pubblica e ora abbiamo la dimostrazione, da parte della magistratura amministrativa, che anche con l’operazione Ardian avevamo colto nel segno. La newco con i francesi non solo era sbagliata ma peggiorativa perché pensata senza un’evidenza pubblica. E quanto è stato fatto in questi anni da A2A non solo è stato bocciato dal TAR, ma anche dal Consiglio di Stato. I cittadini milanesi non possono ne devono perdere i grandi impianti realizzati con i pagamenti versati da milioni di consumatori, i bresciani dal 1908 e i milanesi dal 1910, conferendoli a una società multinazionale, che ne potrà disporre a piacimento. Ci aspettiamo nuove sentenze contro le decisioni di A2A per il bene di Milano e dei suoi cittadini”.

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