Giovane violentata a Cascina Gobba, un fermo

La polizia ha individuato il presunto responsabile dell'aggressione a una ragazza che stava andando al lavoro al San Raffaele all'alba. La zona è abbandonata a se stessa e mal frequentata.

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La polizia di Milano ha fermato un uomo con l’accusa di aver violentato, la mattina del 9 agosto, una dipendente dell’ospedale San Raffaele che stava andando al lavoro attraverso una scorciatoia che collega Cascina Gobba con la struttura sanitaria.  La violenza ai danni della giovane ventenne è avvenuta nei non lontano dall’ospedale. Il fermato è un uomo di circa 30 anni, di origine nordafricana. Decisive nelle serrate indagini degli investigatori le analisi delle telecamere e anche la corrispondenza del Dna. Secondo la ricostruzione, l’uomo, senza permesso di soggiorno e senza precedenti penali, ha visto passare la ragazza, 20 anni, che, verso le 6.30 del mattino, stava passando a piedi e l’ha aggredita, trascinandola in una specie di fossato poco distante, dove l’ha violentata.

Gli investigatori della Squadra mobile hanno analizzato tutte le telecamere di sorveglianza della zona incrociando questi dati con i tabulati telefonici. Decisivo il riscontro sul Dna. La scorciatoia è utilizzata soprattutto dai lavoratori dell’ospedale o delle cooperative che prestano servizio per il nosocomio quando la navetta di collegamento con la metropolitana non funziona. Una zona abbandonata a se stessa dal Comune e nota per essere mal frequentata, tanto che spesso chi passa da quelle parti lo fa in gruppo.

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