Maxi rissa nel carcere di Monza tra gruppi di diversa nazionalità. Lo segnala il sindacato Osapp. E’ successo domenica mattina. I detenuti si sono affrontati con armi artigianali: la rissa è stata faticosamente sedata  dalla polizia penitenziaria nel carcere di Monza. Sono rimaste coinvolte più di 25 persone, tutte poi medicate in infermeria e due all’ospedale San Gerardo. Secondo quanto riferito in una nota dall’Osapp, “il personale si è trovato di fronte uno scenario apocalittico al pari di uno scenario da film horror con sangue ovunque e decine di detenuti con importanti ferite in ogni parte del corpo”. Ancora da stabilire le cause della rissa che ha visto detenuti di nazionalità italiana ed albanese contro detenuti gambiani, marocchini, tunisini ed egiziani, “con armi rudimentali da taglio, realizzate artigianalmente e ben affilate al pari di coltelli, da stoviglie di vario genere, caffettiere, bastoni ricavati sradicando le gambe dei tavoli in legno in dotazione, nelle camere detentive, e tutto quanto potesse servire ad offendere e ferire fortemente”.
“La cosa sconvolgente – prosegue la nota del sindacato – che fa rimanere allibiti, riguarda i ristretti che infischiandosene platealmente all’arrivo delle prime unità di Polizia Penitenziaria hanno continuato imperterriti nei loro intenti aggressivi. Solo dopo l’arrivo e l’intervento di un numero cospicuo di agenti di Polizia si è riusciti a riprendere il controllo del reparto. Invitiamo il Garante dei detenuti a diffondere ai TG e mostrare a tutti le sequenze agghiaccianti dei video di questo episodio, così come ha già fatto in altre occasioni in modo da mostrare la vera realtà delle carceri italiane, a garanzia dei detenuti coinvolti e per mostrare all’opinione pubblica la vera realtà di ciò che avviene quotidianamente nelle carceri italiane”, spiega Giuseppe Bolena, per conto della Segreteria Regionale dell’Osapp.

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