Abiti bianchi e pallonicini liberati nel cielo. Gli amici di Umberto Garzarella, 32 anni, e Greta Nedrotti, 24 anni, hanno voluto ricordare così i due giovani morti due mesi fa, travolti e uccisi da un motoscafo mentre erano sulla loro barca, sul lago di Garda. La commemorazione si è tenuta ieri, giovedì, nelle acque del lago   davanti a Toscolano Maderno e Saló, nel Bresciano.

I due fidanzati erano fermi in barca la sera del 19 giugno quando sono stati travolti e uccisi da un motoscafo sul quale viaggiavano due tedeschi di 52 anni, uno dei quali è stato arrestato, e si trova ancora ai domiciliari, con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. Entrambi i tedeschi sono indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia.  “La commemorazione di oggi vuole essere una nuova occasione per spingere il Governo ad accelerare l’iter per equiparare l’omicidio nautico all’omicidio stradale” ha detto l’avvocato Raimondo Dal Dosso, legale della famiglia di Umberto Garzarella. “Continuiamo a non essere convinti che a guidare il motoscafo fosse Patrick Kassen che oggi è in arresto, ma l’amico e proprietario del Riva e a breve presenteremo un’istanza in Procura per chiedere nuovi accertamenti”. “Questa è una tragedia che nessuno dimenticherà mai, soprattutto noi genitori, ma i nostri figli non devono essere morti per nulla. Va cambiata la legge nautica”. Così il padre di Umberto Garzarella, a margine della commemorazione. “Entrambi i tedeschi che erano sul motoscafo devono essere chiamati alla stessa responsabilità sia che il proprietario del Riva guidasse o meno come oggi continua a ripetere l’amico che si è assunto la colpa” ha commentato l’avvocato Caterina Braga, legale della famiglia di Greta Nedrotti.

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