Milano, dipendenti comunali contro lavoro in presenza per aumento contagi

"Nuovi casi tra i dipendenti del Comune di Milano ma l'amministrazione ordina il rientro in ufficio per migliaia di impiegati". L'Unione sindacale italiana chiede di riconsiderare la decisione di Palazzo Marino.

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L’Unione sindacale italiana,  sezione Comune di Milano, dice no al rientro del lavoro in ufficio per 8000 dipendenti vista la ripresa dei contagi da Covid-19. “Mentre salgono da una settimana i contagi, con diversi casi segnalati a Milano, l’Amministrazione Comunale per la terza volta dal marzo 2020 impone con una delibera il rientro in presenza per migliaia di dipendenti. Dal 15 luglio in poi saranno solo 2 la settimana i giorni di lavoro a domicilio, una misura già rivista al ribasso dai Dirigenti di diverse direzioni. Mentre sono segnalati nuovi casi tra i dipendenti dal centro estivo Rubattino sino al palazzo di via Sile, l’Unione Sindacale Italiana sez. Comune di Milano chiede ai vertici del Comune il ritiro della determina per non ritrovarci, a settembre, di nuovo in condizioni critiche. Errare humanum est, ma perseverare per 3 volte è deleterio”, conclude la nota.

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