Sarà quella di Margherita Hack la prima scultura sul suolo pubblico di Milano dedicata a una storica figura femminile nonché massima espressione del mondo STEM. L’iniziativa è ideata e promossa da Fondazione Deloitte, in coprogettazione con Casa degli Artisti ed è sostenuta dal Comune di Milano. “Dopo un’attenta analisi per individuare il profilo più adatto, è stata scelta la ‘Signora delle stelle’ Margherita Hack – astrofisica, accademica e brillante divulgatrice scientifica del ventesimo secolo – in quanto pioniera nel proprio campo, simbolo di riscatto in grado di ispirare intere generazioni e allo stesso tempo portatrice di valori universali e libera pensatrice anche al di fuori del campo delle materie STEM. – spiega Fondazione Deloitte – C’è di più, il 2022 coinciderà con il centenario della sua nascita: la donazione alla città di Milano e l’inaugurazione dell’opera nella primavera dell’anno prossimo renderanno il giusto tributo a una ricorrenza di assoluto rilievo. Il progetto di realizzazione è già partito. Casa degli Artisti sta invitando una selezionata rosa di artiste italiane e internazionali a partecipare al concorso di idee. Le idee progettuali pervenute saranno presentate al pubblico negli spazi di Casa degli Artisti e il progetto vincitore sarà selezionato da una giuria di esperte ed esperti nel corso del prossimo autunno. L’artista vincitrice sarà in residenza a Casa degli Artisti, che le fornirà il supporto necessario alla realizzazione dell’opera. La scultura, infine, verrà donata al Comune di Milano e Fondazione Deloitte si farà carico della manutenzione per gli anni a venire”. Il percorso per la posa della prima statua dedicata a una donna a Milano è iniziato nel 2019, con l’approvazione da parte del Consiglio comunale di una mozione proposta della consigliera Pd e presidente della Commissione Politiche Sociali Angelica Vasile. “Sono particolarmente grata a Fondazione Deloitte per aver condiviso con il Comune di Milano questo importante percorso. – dichiara Vasile – Sono certa che questo sia solo l’inizio di una lunga serie di azioni positive – anche nella toponomastica – perché una società più giusta ed equa passa anche dal riconoscimento del grande contributo delle donne alla scienza, all’arte, alla storia, alla letteratura, ed anche alla conquista della democrazia nel nostro Paese”. Per Paolo Gibello, presidente di Fondazione Deloitte, “la prima scultura sul suolo pubblico di Milano, nel nome di una figura femminile di straordinario rilievo, rappresenta un traguardo, ma allo stesso tempo anche un punto di partenza. Con l’auspicio che sia la prima di una lunga serie di opere destinate a colmare finalmente una lacuna nei confronti delle donne, STEM in particolare, poco o quasi mai rappresentate in monumenti di questo genere. Non solo a Milano, ma anche in Italia così come in tutto il mondo. Già a luglio 2020, il nostro primo Osservatorio aveva messo in risalto il fatto che solo un quarto degli iscritti a facoltà STEM è donna, con un pesante gender gap per questi profili. La testimonianza e il riscatto di vita di Margherita Hack devono essere un modello per tutte le donne STEM del futuro perché bisogna spingere sempre di più per attrarre e formare talenti femminili e farne un pilastro della nostra crescita”. Fabio Pompei, CEO Deloitte Central Mediterranean, prosegue: “Il fatto che l’opera venga collocata in una posizione centrale di Milano, in posizione visibile a tutti i cittadini e ai turisti, testimonia l’importanza di un’iniziativa che il nostro network, grazie a Fondazione Deloitte, ha voluto portare avanti in questi mesi con ferma convinzione. La ricorrenza del centenario della nascita di Margherita Hack è il doveroso riconoscimento a una donna straordinaria in grado, attraverso gli studi e le ricerche, di offrire un contributo di grandissima rilevanza alla comunità scientifica internazionale e allo stesso tempo di difendere strenuamente i diritti civili per condurre in porto conquiste altrettanto fondamentali. Un anno fa con il primo Osservatorio in materia – ‘RiGeneration STEM, le competenze del futuro passano da scienza e tecnologia’ – Fondazione Deloitte aveva acceso i riflettori sull’importanza di preparare il futuro lavorando sul presente, ossia incentivando e potenziando la diffusione delle discipline STEM nel nostro Paese in virtù dell’evoluzione e dell’innovazione tecnologica che sempre più stanno rivoluzionando il mercato del lavoro”. Valentina Kastlunger, Presidente Ats Casa degli Artisti prosegue: “Questo progetto è un’occasione straordinaria per dare corpo a quello scambio e sostegno reciproco tra arte e società che Casa degli Artisti auspica caratterizzino il suo lavoro. Regala alla città un’opera densa di senso e stimoli per le nuove generazioni. Sostiene concretamente il lavoro artistico formulando una committenza chiara, all’interno della quale lasciare libertà alle scelte artistiche. Coinvolge artiste italiane e internazionali in un concorso di idee nel quale ogni proposta possa essere raccontata e valorizzata. Accompagna la realizzazione e la posa dell’opera prescelta nello spazio pubblico di una delle più importanti città europee. Un progetto che ci auguriamo generi ascolto, riflessione e dibattito, perché dal movimento si generi cambiamento”. Infine per Filippo Del Corno, assessore alla Cultura: “Questa Amministrazione si è sempre impegnata, su diversi fronti – dall’arte alla scienza, dalla toponomastica allo sport – nel riconoscimento del multiforme talento femminile: un impegno che riguarda la storia, il presente e il futuro delle nostre comunità. Per questo siamo fieri di aver accompagnato Fondazione Deloitte in questo progetto che, anche grazie al supporto dell’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici, vedrà la realizzazione di una nuova opera contemporanea in grado di valorizzare non solo il contributo di umanità e capacità di una grande scienziata, ma anche il lavoro delle artiste chiamate a progettare il monumento a lei dedicato”. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati