Martedì sciopero del trasporto aereo

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Sciopero nazionale di 24 ore domani 6 luglio del settore aereo, aeroportuale e indotto proclamato da CUB Trasporti e ACC. Alle 10,30 sempre di martedì si terrà un presidio davanti al Ministero dei Trasporti, in piazza di Porta Pia a Roma. Lo annunciano i sindacati. “Dopo decenni di liberalizzazione del mercato, prIvatizzazioni e lauti profitti per le aziende del settore – dichiara Antonio Amoroso, Segretario Nazionale CUB Trasporti – è inaccettabile che la crisi la debbano pagare i lavoratori. Diciamo NO allo sblocco dei licenziamenti convinti che i lavoratori debbano essere tutelati per tutto il periodo della crisi. Ma diciamo anche NO agli ammortizzatori sociali come bancomat per le aziende che poi aprono la strada ai licenziamenti”. “Il governo Draghi non interviene per evitare la crescente precarizzazione negli aeroporti, il dilagare delle cooperative, il susseguirsi degli appalti a perdere – prosegue l’esponente CUB – né si adopera per impedire che si continui ad attuare le fallimentari privatizzazioni degli aeroporti e che decolli la mattanza dei licenziamenti prima della ripartenza del settore. Ormai è chiaro che il Premier e il suo Governo non hanno alcuna volontà di tutelare né gli interessi dei cittadini del nostro Paese, né il futuro di decine di migliaia di lavoratori del comparto aereo-aeroportuale e del suo indotto”. “Proseguiamo la nostra battaglia – continua Antonio Amoroso – per Alitalia, che deve rimanere la compagnia di Bandiera unica, pubblica e globale. C’è chi moltiplica i pani e i pesci e chi invece dimezza la compagnia di Bandiera licenzia i lavoratori e la smembra oltre a ignorare tutti gli impatti che la pandemia determinato sul trasporto aereo. Al tempo stesso chiediamo la tutela del futuro dei lavoratori di tutte le società di handling, della gestione e dell’indotto. Occorre una riforma urgente del trasporto aereo contro la cannibalizzazione delle low cost”.

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