Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 20, per sfruttare la luce naturale del crepuscolo, ad eccezione di quello di Domenica 4 luglio previsto all’alba (ore 6.00). Inoltre prima degli spettacoli sarà possibile effettuare una passeggiata guidata (su prenotazione) alla scoperta delle “delizie” del giardino monumentale, tra berceaux di verzura, statue classiche e fontane con i giochi d’acqua tornati in funzione.
Ecco dunque una breve presentazione dei nove appuntamenti del Festival 2021:
Giovedì 24 giugno, si apre la rassegna, come ormai consuetudine, dalla piazza del “Cantun Sciatin” di Bollate, con il concerto gratuito realizzato in collaborazione con l’Associazione“Bollate Jazz Meeting”. A partire dalle 20.00 si esibiranno i Licaones, brillante quartetto funk e acid jazz pieno di ritmo e ironia.
La prima data in Villa è per il giorno dopo, Venerdì 25 giugno. Sul palco salirà Rachele Bastreghi. Nota e amata per essere la componente femminile dei Baustelle, la cantante toscana è da poco uscita con il suo vero e proprio primo album intitolato “Psychodonna”, ricco di collaborazioni al femminile e centrato su un viaggio interiore di chi cerca la luce raccontando la propria intimità. Sonorità elettroniche, pop e ovviamente legate agli anni settanta per un debutto discografico e live che promette emozionanti viaggi nel tempo e nello spazio e di cui la data bollatese rappresenta l’attesa anteprima.
Lunedì 28 giugno al Festival torna in scena la magia degli Avion Travel, già protagonisti di tante magnifiche serate nella storia della rassegna. L’occasione è il quarantennale della
band di Caserta, che si focalizzerà sul repertorio degli album “Bellosguardo”, “Opplà”,
“Finalmente Fiori” e “Cirano”, ovvero i capolavori del gruppo realizzati negli anni novanta.
Nuovi arrangiamenti a prevalenza acustica saranno alla base del concerto, che vedrà la
band suonare nella sua nuova formazione senza la chitarra di Fausto Mesolella (scomparso
nel 2016). Il concerto fa parte della rassegna “La Musica nei Cieli” che inaugura, con questo
spettacolo e un’altra importante anteprima, la collaborazione con il Festival.
Gli spazi della Villa sono ormai abituati ad ospitare arti e storie diverse, e la collaborazione
fra diverse realtà è diventata parte integrante della storia del Festival. In questo ambito si
consolida la collaborazione con Terraforma per l’appuntamento di Sabato 3 luglio con “Il
quadro di Troisi”, un progetto di Andrea Noce (Eva Geist) e Donato Scaramuzzi (Donato Dozzy) pieno di intuizioni a metà fra la canzone d’autore e l’elettronica. Un viaggio fra la mistica occidentale e le tradizioni orientali con suoni elettro vintage e testi dedicati alla condizione del mondo contemporaneo e non solo.
Domenica 4 luglio alle ore 6.00 ci sarà un concerto all’alba con le musiche, il piano e l’anima di Remo Anzovino. Autore prolifico per il cinema e la televisione (ha vinto il nastro d’argento per le sue musiche da film) Remo Anzovino realizza un concerto che è un’esperienza emozionale e onirica irripetibile, soprattutto se il tempo e lo spazio che lo circondano saranno quelle dell’alba a Villa Arconati. Questo è il secondo progetto realizzato in collaborazione con la rassegna “La Musica dei Cieli”.
Si intitola “deSidera tour” il nuovo progetto live di Cristina Donà, che approda finalmente a Villa Arconati-FAR Venerdì 9 luglio. Il nuovo album uscirà a breve, e Cristina nel suo
concerto presenterà in anteprima alcune canzoni di “deSidera”, disco nato anche grazie ad
un crowfunding di successo terminato lo scorso 11 aprile. Oltre ai pezzi nuovi, Cristina Donà pescherà dal suo repertorio in veste rinnovata, tra echi di “elettronica preistorica” e arrangiamenti minimalisti. Il tutto diviso e condiviso sul palco con Saverio Lanza, che è anche produttore e arrangiatore del disco.
Sabato 10 luglio si rinnova l’appuntamento con il teatro, che ha, da sempre, una sua storia importante nell’ambito del Festival e che da qualche anno è tornato felicemente
protagonista. Sul palco ci sarà Michela Murgia con il suo monologo “Dove sono le donne?”. Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo “Quasi grazia”, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta su un palcoscenico, il suo punto di vista sulla questione femminile in un lucido monologo che supera per sempre gli angusti confini delle ‘quote rosa’.
La serata di Venerdì 16 luglio sarà una vera festa della musica, perché quando si
incontrano musicisti intelligenti e curiosi non può che nascere qualcosa di buono e di unico.
Stiamo parlando di “Aljazzeera feat. Frankie HI-NRG MC e Giorgio Li Calzi”, ovvero un trio jazz che incontra uno dei padri del rap made in Italy, con la speciale partecipazione del grande trombettista Giorgio Li Calzi. Un incontro fatto di contaminazioni musicali, dissonanze in rima, cortocircuiti geografici, tra influenze afroamericane e mediorientali; tre parti di Torino e una di Aosta, agitate e agitanti. L’improvvisazione incalzante del fraseggio hip-hop sposa la libera improvvisazione di un jazz elettronico dal sapore maghrebino.
La chiusura di questa edizione 2021 è affidata alla sapienza di Moni Ovadia, in scena
Sabato 17 luglio con “Oltre i confini – Ebrei e Zingari”. Con lui sul palco la “Moni Ovadia
stage orchestra”, ovvero Paolo Rocca al clarinetto, Petre Naimol al contrabbasso, Albert
Florian Mihai alla fisarmonica e Marian Serban al cymbalon. “Oltre i confini – Ebrei e Zingari” è un appassionato contributo alla battaglia contro ogni tipo di razzismo. È un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio. Spettacolo inclusivo per eccellenza che chiuderà un Festival aperto e senza barriere di nessun genere, per sottolineare ancora una volta che solo la contaminazione e la curiosità del mondo creano arte e storia. Come la Villa ci insegna da sempre.

Print Friendly, PDF & Email