Loggia Mercanti, Forza Italia: “Sala abbandona Milano all’anarchia”

Il Memoriale della Resistenza alla Loggia dei Mercanti, nel cuore di Milano, è diventato un luogo di bivacchi e si sono già verificate risse tra giovani e scontri con la polizia ma il Comune sembra non voglia farsi carico della sicurezza del luogo e della tutela dell’installazione, inaugurata solo pochi giorni fa con il sindaco Sala in un profluvio di retorica. Ora l’opposizione attacca.

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Il Memoriale della Resistenza alla Loggia dei Mercanti, nel cuore di Milano, è diventato un luogo di bivacchi e si sono già verificate risse tra giovani e scontri con la polizia ma il Comune sembra non voglia farsi carico della sicurezza del luogo e della tutela dell’installazione, inaugurata solo pochi giorni fa con il sindaco Sala in un profluvio di retorica. Ora l’opposizione attacca. “Il sindaco non può abbandonare la città nell’anarchia. Le dichiarazioni dell’assessore Del Corno sulla Loggia dei Mercanti, secondo cui non si possono reprimere risse e comportamenti contro il decoro e la quiete pubblica negli spazi pubblici, abdicano dal ruolo di governo della città e confermano il disinteresse di questa Giunta a far rispettare le regole nelle aree centrali e di movida. Per rispetto della quasi totalità dei dei milanesi che non viola le regole e si diverte senza danneggiare altri concittadini, il Comune deve garantire ordinanze, controlli, illuminazione, presidio, lotta al degrado. Non può far spallucce di fronte alle baby gang che vogliono imporre le loro violenze e i vandalismi”. Lo dichiara Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Interviene anche Gianluca Comazzi, consigliere regionale e comunale sempre di Forza Italia. “All’assessore Del Corno non mancano le doti dialettiche ma dietro la sua eloquenza si nasconde un principio assurdo: come si può pretendere che siano singoli cittadini o un’associazione a farsi carico della tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico al posto delle istituzioni?”. “Spetta infatti al Comune – prosegue l’azzurro – contrastare il degrado e l’insicurezza. I cittadini, con il loro voto e le loro tasse, danno mandato agli amministratori di occuparsi della cosa pubblica. È paradossale – continua Comazzi – che, di fronte a una segnalazione, l’assessore chieda a privati cittadini di tramutarsi in pedagoghi, insegnando agli scalmanati le regole del buon vivere comune”.

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