Covid, Sala: preoccupato nel breve termine ma Milano tornerà dove deve stare

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“Chi fa il sindaco, chi fa il sindaco di Milano in particolare, vive di lavoro quotidiano di pianificazione a lungo termine e poi vive di preoccupazioni e di speranze com’è normale che sia. Le preoccupazioni io oggi le ho, abbiamo perso molto in termini di occupazione, mi chiedo cosa succederà quando il blocco dei licenziamenti finirà piuttosto che le problematiche relative allo sblocco del blocco degli affitti”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo durante l’inaugurazione dell’Adi Design Museum – Compasso d’Oro.
“Io sono preoccupato per il breve termine e sto cercando di lavorare per fa sì che tutti coloro che sono penalizzati possano essere aiutati. Però si vive anche di speranza. Io ho grandi speranze per la nostra città perché non ha perso le enormi qualità che ha, non ha perso il valore della sua competenza, non ha perso il valore della sua creatività, della sua imprenditorialità, non ha perso voi – ha aggiunto Sala -. Se io guardo voi vedo un popolo di grandi qualità e volontà. E questo popolo, voi con noi, riporterà Milano laddove deve stare e cioè una città attrattiva, guida e con una grande reputazione. Io vorrei che alla fine non ci fosse una stagione del design: noi siamo design tutto l’anno, prendiamo coscienza che possiamo essere attrattivi come e nessuno come noi nel mondo per la nostra creatività, la nostra capacità di fare impresa, di realizzare e di essere artigiani e al contempo assolutamente creativi. Noi tutti insieme ricostruiremo una Milano anche migliore di prima”, ha concluso Sala. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati