A cosa è realmente servito il Bonus Mobilità? Se lo sono chiesti Assobici – Confesercenti Milano e Legambiente Lombardia che hanno redatto il dossier Biciclette o ciclabilità? Il Bonus Mobilità oltre l’emergenza Covid, analizzano luci e ombre di un investimento pubblico senza precedenti, tracciando l’auspicabile futuro di una linea di incentivi indispensabile alla transizione ecologica. Infatti, dopo il collasso della filiera produttiva e commerciale dell’industria ciclistica, a seguito alla prima fase della pandemia, il governo non ha annunciato un seguito alla campagna di incentivi all’acquisto, da tempo strutturali in gran parte d’Europa. Frutto di un lavoro di ricerca congiunto, iniziato al termine dell’esperienza del Bonus Mobilità, il dossier raccoglie analisi e proposte concrete per rispondere alle domande: quanti degli oltre duecento milioni di euro impiegati dal provvedimento si tradurranno in ciclabilità quotidiana? Cosa manca per mettere a sistema un provvedimento finora dettato dall’emergenza? «Il Bonus 2020 ha segnato un notevole progresso nelle politiche di incentivo all’acquisto, con al contempo la sensazione di aver perso molte occasioni di sviluppo economico e di reale messa a terra del provvedimento in termini di ciclabilità quotidiana, a fronte di una notevole confusione – afferma Matia Bonato, presidente di Assobici – Confesercenti Milano – Abbiamo quindi messo a disposizione delle istituzioni il punto di vista di chi vive tutti i giorni il contatto con l’utenza della bicicletta: oltre trenta tra esercenti, produttori e distributori che sottoscrivono con noi il dossier scritto insieme a Legambiente. La ripresa e la transizione ecologica delle città partono dal rilancio del settore commerciale e produttivo, oltre che dall’energia positiva dei cittadini».
Il dossier esplora i maggiori dispositivi europei stabilmente operativi: Regno Unito, Germania, Francia, con un affaccio sui provvedimenti integrativi al Bonus 2020 messi in campo da Regione Emilia Romagna, suggerendo linee guida in cinque semplici punti, e le buone pratiche da adottare in parallelo. Da qui il titolo del dossier, che indica una scelta necessaria: Biciclette o ciclabilità?
«Incentivare l’acquisto di biciclette non in regola con il Codice della Strada serve a poco per cambiare in meglio le nostre città – sottolinea Federico Del Prete, presidente di Legambici e referente per la mobilità di Legambiente Lombardia – Ci vogliono infrastrutture sempre più diffuse ed efficienti, ma anche incentivi all’acquisto per biciclette in grado di competere con gli altri veicoli durante i giorni feriali, non adatte solo al fine settimana. Inoltre, in un paese pesantemente motorizzato come l’Italia le ciclabili e le biciclette da sole servono a poco, se non sono sostenute da programmi di motivazione all’uso della bicicletta sui percorsi casa-scuola e casa-lavoro. La ciclabilità è un formidabile attivatore economico, ma va adeguatamente accelerata: basta con gli incentivi ai veicoli inquinanti, la ciclabilità rende molto di più».


Il dossier parte da Milano in quanto capitale italiana della bicicletta, inserita in una delle regioni italiane più vocate alla produzione e alla commercializzazione della bicicletta, la Lombardia, bacino economico importante in uno dei maggiori paesi produttori ed esportatori in Europa, l’Italia. La Lombardia, infatti, è la regione italiana con il PIB – Prodotto Interno Bici più alto d’Italia (€ 977+ Mln./anno, fonte L’A Bi Ci della ciclabilità, Legambiente/Legambici 2018). Nell’immaginario globale Milano è la capitale della bicicletta, con i suoi brand storici e al tempo stesso hi-tech. Da qui può quindi partire un progetto pilota multilivello che apra la strada alla messa a sistema degli incentivi in una logica win-win: un settore produttivo e commerciale all’avanguardia, cittadini più sani e più attivi, che condividono equamente con tutti gli utenti della strada uno spazio pubblico sempre più prezioso.
Gli autori dello studio hanno condiviso con le istituzioni nazionali, regionali e comunali la propria esperienza e le riflessioni maturate durante i giorni del click day, al fine di individuare una futura strategia di messa a sistema del Bonus.

 

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La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati