Raccontiamola, qui e ora, l’ipocrisia in Italia, e a Milano.

Vi ricordate i Navigli? Mesi fa, la storia dei teleobiettivi e Beppe Sala incazzato come una iena. Aveva saputo, dopo gli assembramenti, che non c’era manco un vigile. E allora aveva fatto mettere due pattuglie a un lato e l’altro dei Navigli, che poi sono pure due vie semplici da controllare, e aveva annunciato il pugno duro contro gli assembramenti. Per poco, visto che poi è arrivata la zona rossa e i locali sono stati chiusi e sono finiti i mischioni. Allora nessuno disse niente sull’assessore alla sicurezza Anna Scavuzzo. Poi c’è stata la Darsena, con tanto di rave party organizzato per giorni e afflusso per tutto il pomeriggio. Nessuno fece niente. E dire che la Darsena è ancora più semplice da controllare rispetto ai Navigli. Abbiamo chiesto le dimissioni della Scavuzzo, solo noi di Affaritaliani.it Milano: inascoltati. E adesso lo scudetto dell’Inter, in Duomo. Non lo sapeva la vicesindaco, che è la titolare della delega, che ci sarebbe stata la festa scudetto? Non lo sapeva la ministro dell’Interno, dottoressa Lamorgese, che ci sarebbe stata la festa scudetto? Certo che lo sapevano. Lo sapevano tutti. Lo sapeva anche il Prefetto. Venite a dirci che non si poteva controllare neppure questo. L’ipocrisia è questo: l’avesse fatto la destra avrebbero detto “commissariateci”. Invece io dico che ci bastava un commissario. Di Polizia. Anche Basettoni sarebbe andato bene. E torno a ripetere, con più insistenza di Majorino quando parla di Regione: l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano si dimetta subito.

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