La tangenziale di Tirano sta per diventare realtà

Intesa da 9 milioni di euro sugli espropri dei terreni per la costruzione della bretella della SS38 che libererà dal traffico il centro storico della città valtellinese permettendo di risparmiare tempo nel percorso da e per l'alta Vatellina. L'opera, già approvata dal Cipe, è fondamentale anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.

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Una veduta di Tirano

Un nuovo, importante, passo avanti verso la realizzazione della tangenziale di Tirano, in Valtellina; un’opera fondamentale in vista anche delle Olimpiadi del 2026. Regione Lombardia, Anas e i proprietari dei terreni sui quali passerà la nuova strada hanno trovato un’intesa per gli espropri; un’operazione da circa 9 milioni di euro. La nuova strada, nel progetto già approvato dal Cipe, si dirama dalla SS38 all’altezza di Stazzona, piccolo centro alle porte di Tirano, gira verso destra (per chi proviene da Sondrio), raggiunge la montagna, entra in galleria e si ricollega al vecchio tracciato della statale all’altezza del cosiddetto “campone”, la salita che inizia all’uscita della cittadina valtellinese verso Bormio. La bretella permetterà dunque di tagliar fuori Tirano, fino ad oggi passaggio obbligato, liberando il corso principale, viale Italia, dal traffico.

Tirano è l’ultimo centro importante della Valtellina ancora senza tangenziale. Colico, Morbegno e Sondrio infatti da tempo si possono aggirare, risparimiando tempo nel tragitto verso l’alta valle e le note località turistiche di Bormio, Santa Caterina e Livigno.  “L’intesa relativa agli espropri è un importante passo in avanti verso la realizzazione di un’opera cruciale, che andrà a risolvere un nodo viabilistico particolarmente critico”, ha dichiarato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi. I lavori dovrebbero partire nei primi mesi del 2022.

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