L’arrivo della pioggia è una manna per le campagne lombarde, dopo che la siccità ha fatto scattare l’allarme tra gli agricoltori per le semine di mais a rischio e con le prime irrigazioni di soccorso già partite su prati, erbai, orzo, frumento ma anche su meloni, pere, cipolle. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione della perturbazione che sta attraversando in queste ore la regione e che ha portato la Protezione Civile a emettere un’allerta di criticità ordinaria. La mancanza di precipitazioni significative negli ultimi due mesi ha spinto verso il basso il livello idrometrico del fiume Po – precisa la Coldiretti –, che al Ponte della Becca nel Pavese è a quasi -2 metri, praticamente lo stesso registrato a fine agosto 2020, con la portata del più grande fiume italiano finita ben al di sotto delle medie di periodo (-48%) secondo Anbi. La carenza idrica riguarda anche il lago di Como – precisa la Coldiretti – al quale mancano poco più di 25 centimetri prima di raggiungere il minimo storico di sempre con un riempimento di appena il 21%. In sofferenza anche il lago d’Iseo con un riempimento al 33%, mentre il lago Maggiore è al 56%. La pioggia – continua la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne, ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. Alla siccità – continua la Coldiretti regionale – si è aggiunto lo shock termico causato dal brusco sbalzo di temperature passate in pochi giorni da un caldo semi estivo a un freddo da pieno inverno con notti sottozero e gelate, in un saliscendi di clima impazzito che mette a rischio i raccolti. L’aumento degli eventi climatici estremi – conclude la Coldiretti – con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità ha modificato la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni con l’agricoltura italiana che in dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati