Crisi del terziario: servizi alla persona -27,2%, alloggio e ristorazione -36,2%

In controtendenza minimarket, supermercati e ipermercati (+3,6%)

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Il peggioramento della situazione sanitaria nel quarto trimestre ha colpito con particolare intensità le attività economiche del terziario lombardo, che si sono ulteriormente allontanate dai livelli di fatturato dell’anno precedente. Per il commercio al dettaglio la variazione tendenziale risulta pari al -4,2% (dopo il -0,7% del terzo trimestre), mentre per i servizi la perdita raggiunge il -8,7% (vs -7,3%). Dopo la ripresa evidenziata nei mesi estivi grazie alle riaperture, le misure restrittive adottate da ottobre hanno nuovamente penalizzato i settori, già colpiti duramente dal primo lockdown (alloggio e ristorazione, commercio non alimentare, servizi alla persona). I  dati sono stati diffusi da UnionCamere Lombardia. Nei servizi la caduta del fatturato nel quarto trimestre non è estesa a tutti i comparti: commercio all’ingrosso e servizi alle imprese proseguono il recupero dei livelli di attività, con una variazione rispetto allo stesso periodo del 2019 che si attesta al -0,4% per il primo e al -2,8% per i secondi. Gli effetti delle misure anti-Covid colpiscono invece, ancora una volta, i servizi alla persona (-27,2% la variazione tendenziale) e le attività di alloggio e ristorazione (-36,2%). Anche nel commercio al dettaglio gli effetti delle misure anti-Covid sono estremamente differenziati a seconda della tipologia merceologica: le conseguenze più negative riguardano ancora una volta i negozi non alimentari (-10,8% la variazione rispetto al quarto trimestre 2019), mentre per i negozi specializzati alimentari, tipicamente di piccole dimensioni (fruttivendoli, macellerie, pescherie, ecc.), la perdita risulta limitata (-1,4%). Prosegue invece la tendenza positiva dei negozi non specializzati, che comprendono minimarket, supermercati e ipermercati, dove l’incremento di fatturato si consolida ulteriormente (+3,6%). Il consuntivo del 2020 si chiude così in profondo rosso sia per il commercio al dettaglio (-6,5% la media annua) sia, ancor più negativamente, per i servizi (-12,3%): si tratta in entrambi i casi della flessione più marcata dell’intera serie storica. “Con le nuove ondate della pandemia molte attività del terziario hanno ricevuto un nuovo e durissimo colpo – commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia. Turismo e ristorazione, servizi alla persona e commercio non alimentare si trovano in una situazione senza precedenti con rischi immediati e concreti per la stessa sopravvivenza delle imprese”.

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