Coldiretti, Pasqua e Pasquetta senza pic nic, ma piatti contadini da ordinare

Nonostante la chiusura forzata, molte strutture sono impegnate a consegnare pasti o il tradizionale cestino di Pasquetta direttamente a casa.

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La chiusura di Pasqua affossa il comparto agrituristico delle due province di Como e Lecco. Tutto “blindato” per il secondo anno con un cittadino su tre (32%) che dovrà rivedere i propri programmi nel lungo weekend di Pasquetta dedicato tradizionalmente alle gite fuori porta, alle visite a parenti e amici e alle vacanze. L’allarme arriva dalle strutture Terranostra Campagna Amica presenti sul territorio provinciale che si trovano ormai da mesi ad affrontare le difficoltà legate al settore dell’ospitalità e della ristorazione che travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti, con una situazione ancor più aggravatasi nei mesi scorsi con lo stop alla stagione invernale nelle due province che ha chiuso, per l’intero periodo, anche le piste di sci del Lario occidentale e della Valsassina. Nonostante la chiusura forzata, molte strutture sono impegnate a consegnare pasti o il tradizionale cestino di Pasquetta direttamente a casa con la possibilità anche di inviarlo a parenti ed amici per mantenere un legame durante la festa, anche se costretti a rimanere distanti. Dalla carne ai salumi, dagli ortaggi alla frutta, dai formaggi alla pasta, dal vino ai succhi di frutta, dalle uova alle nocciole, dal miele al pane e molto altro ancora: tutti prodotti e ricette della tradizione a chilometro zero, per rispondere alle esigenze dei consumatori di fronte all’emergenza. Per chi vuole cimentarsi ai fornelli o, in generale, mangiare prodotti sani, tracciabili, genuini e del territorio può ordinare la spesa direttamente alle diverse aziende che offrono il servizio; in molti, invece, hanno voluto recarsi in questi giorni negli AgriMercati, pronti a far fronte – sempre in sicurezza – alle richieste dei consumatori.

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