Scuola, assessore Galimberti, la Regione ci ripensi

L'assessore all'istruzione del Comune di Milano Laura Galimberti chiede alla Regione "di ripensare alla decisione assunta che prolunga la didattica on line fino al 24 gennaio"

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“Chiedo a Regione Lombardia, al nuovo Assessore, al Comitato tecnico scientifico regionale di ripensare alla decisione assunta, che prolunga la didattica on line fino al 24 gennaio, e valutarne tutte le conseguenze”.·Così l’assessore all’Educazione del Comune di Milano, Laura Galimberti, sul prolungamento della dad per le superiori decisa dalla Regione.
Gli studenti delle superiori, sottolinea Galimberti, “da mesi non incontrano i loro compagni, i professori e non escono quasi di casa. Alcuni non possono o non riescono a seguire la Didattica Digitale, hanno situazioni familiari difficili e qualche volta tragiche, hanno fragilità personali, non vogliono più andare a scuola, studiare, impegnarsi.. quale sarà il loro futuro? Il Comune si è messo a disposizione del Prefetto, deputato all’elaborazione del piano per la ripresa, e insieme si sono trovate soluzioni che possono aiutarci a contenere il contagio e a garantire le condizioni di sicurezza negli istituti e soprattutto nel tragitto casa-scuola. Con il supporto della Protezione Civile, con il potenziamento delle linee di superficie e dei metro. Con ATM ma anche i bus privati. Un grande Piano per la città. Con attenzione alle sue diverse componenti e tutte le generazioni. Con orari differenziati per il commercio e gli uffici, perché tutti abbiano una possibilità di movimento e per primi i ragazzi e le ragazze che vanno a scuola.
La scuola è un diritto e l’impegno non può essere solo online – prosegue -. Una continuità in presenza e’ importante e oggi credo indispensabile. Siamo ben consapevoli che nella situazione attuale non è possibile il 100% di didattica in presenza e neppure forse il 75% ma non possiamo bloccare la crescita di una generazione. Aumentando le disuguaglianze e condannando qualcuno a restare ancora più indietro”. Quindi la richiesta alla Regione “di ripensare alla decisione assunta, che prolunga la didattica on line fino al 24 gennaio, e valutarne tutte le conseguenze”.

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