Tampone sospeso in piazza Baiamonti (VIDEO)

Un tendone sanificato e una brigata di 50 volontari (Brigata Sanitaria Soccorso Rosso), tra cui molti medici e infermieri, pronta a prendersi cura di chi non può permettersi un tampone a pagamento.

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Un tampone gratuito e offerto a chi è indigente. Un regalo natalizio diverso dal solito, ma pensato per quelle persone che, a causa della loro difficile situazione economica non potrebbero accedervi altrimenti. È questa l’iniziativa “Tampone Sospeso” – realizzata in collaborazione tra Adl Cobas, Arci Milano, Medicina Solidale – che ha preso il via questa mattina in piazzale Baiamonti. Un tendone sanificato e una brigata di 50 volontari (Brigata Sanitaria Soccorso Rosso), tra cui molti medici e infermieri, pronta a prendersi cura di chi vi si recherà per sottoporsi al tampone. “Parlandone fra di noi è venuta fuori l’idea di questo progetto. Un tampone sospeso per quelle fasce di persone che non se lo possono permettere, come rider e precari che spesso vengono alla Camera del Non Lavoro (uno spazio occupato) in cerca di sostegno, diritti e sicurezza. E alcuni di loro faranno il tampone non solo per proteggere se stessi, ma anche le persone cui consegnano i pasti”, spiega Riccardo Germani della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso. Al momento, i volontari potranno effettuare circa 400 tamponi, ottenuti grazie a collette e donazioni delle persone che vivono in zona. Gli organizzatori del tendone di piazzale Baiamonti, che riceverà pazienti il sabato (dalle 11 alle 16) e la domenica (dalle 15 alle 20), hanno fatto anche richiesta per ottenere la convenzione con Ats Milano.

“Un contributo economico è sempre gradito perché ci permette di effettuare più tamponi, ma ci serve anche un contributo operativo da parte di medici, infermieri e operatori sanitari”, afferma Alessandro Lanzani, uno dei fondatori del gruppo Medicina Solidale per offrire supporto durante l’emergenza Covid-19.

Nel video le parole di Alessandro Lanzani, tra i fondatori del gruppo Medicina Solidale e di Riccardo Germani della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso.

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