l carabinieri hanno arrestato a Pioltello un 27enne per truffa aggravata e utilizzo indebito di carte di credito. Diverse pattuglie della Compagnia di Cassano d’Adda erano alle ricerche di due truffatori che , con la tecnica del  “finto carabiniere”, avevano messo a segno 5 colpi, l’ultimo a Pioltello ai danni di un’anziana alla quale avevano prelevato  gioieli e una carta di debito con la combinazione del codice Pin.  Ritenendo che potessero prelevare denaro da uno sportello “ATM”, i militari hanno effettuato un controllo all’esterno di un istituto di credito di Pioltello, sorprendendo un 27enne italiano al termine del prelievo, che  alla vista della pattuglia provava ad allontanarsi, dirigendosi verso un’auto  in sosta condotta da un complice. I militari hanno quindi inseguito il giovane, riuscendo a bloccarlo al termine di un prolungato inseguimento a piedi. I militari hanno quindi accertato che il 27enne era in possesso di una radio ricetrasmittente, uno spray urticante, un distintivo con fiamma e indicazioni dell’Arma dei Carabinieri con relativa foto contraffatta di un carabiniere in divisa. La perquisizione è terminata con il recupero di una collana in oro e di una carta di debito con relativo prelievo di 1000 euro, asportati poco prima in 2 diverse truffe ad anziani, consumate rispettivamente ai danni di una 78enne di Cernusco sul Naviglio e di una 80enne di Pioltello. I carabinieri hanno quindi proseguito con le verifiche, ricostruendo che nelle ore precedenti i due giovani avevano consumato complessivamente 5 truffe ai danni di pensionate nei comuni di Gorgonzola, Cernusco sul Naviglio e Pioltello. I due truffatori, dopo essersi qualificati come carabinieri ed aver esibito il distintivo poi sequestrato, avevano indotto le vittime a consegnare monili, denaro contante ed eventuali carte di pagamento, rappresentando l’avvenuta consumazione di un furto in casa con relativa clonazione delle carte di pagamento presenti. Proseguono le indagini dei militari della Compagnia di Cassano d’Adda finalizzate a risalire all’identità del complice, oltre a verificare l’eventuale coinvolgimento dei 2 in oltre 20 analoghi episodi, consumati nei mesi scorsi nella provincia di Milano.

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