Cadorna, violenze e minacce: arrestati tre salvadoregni

Violenta colluttazione alla fermata Cadorna della metro tra i poliziotti e tre sudamericani che urlavano "vi uccidiamo tutti".

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Insulti, calci e pugni, persino dei colpi sferrati con una barra di marmo che avrebbero potuto provocare serie ferite, se avessero raggiunto il bersaglio. E’ accaduto ieri sera durante una aggressione, verso le 19, nel mezzanino della stazione metropolitana di Cadorna. Protagonisti tre cittadini salvadoregni di 22, 23 e 32 anni, nullafacenti e con diversi precedenti. La presenza dei tre era stata segnalata dalla security Atm alle forze dell’ordine dopo che il gruppo si era comportato in maniera molesta nei confronti degli altri passeggeri in attesa della metro. Quando al mezzanino è giunta una pattuglia della Polmetro, la situazione si è subito scaldata: davanti alla richiesta degli agenti di darsi una calmata, i salvadoregni hanno reagito in maniera sprezzante dicendo che “loro delle regole se ne sbattevano” e che “facevano quello che volevano”. Il peggio, però, si è verificato quando sul posto è giunta una seconda pattuglia, perché il 32enne al grido di “matamos todos” (uccidiamo tutti) si è scagliato contro gli agenti insieme al giovane di 23 anni. Dopo pochi minuti nella mischia è entrato anche il terzo componente della gang: il 22enne, infatti, ha tirato fuori dai pantaloni una pesante barra di marmo cercando con essa di colpi e alcuni degli operatori Polmetro. Al termine del violento scontro però gli agenti sono riusciti a bloccare e arrestare i tre, trasportati successivamente in Questura in attesa del processo per direttissima. Le accuse nei loro confronti sono di resistenza, minaccia aggravata, violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Una volta giunti in via Fatebenefratelli, il 32enne salvadoregno ha accusato un malore ed è stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli per essere poi dimesso con una prognosi di tre giorni. Nella stessa struttura ospedaliera sono stati ricoverati anche i 5 agenti che hanno partecipato alla colluttazione e che hanno riportato, ognuno, 5 giorni di prognosi. Per il momento non risulta nessun collegamento tra i tre arrestati e il mondo delle gang e delle “pandillas” sudamericane.

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