“Se i dati si dovessero confermare mi aspetto nei prossimi giorni una fase di stabilizzazione. Si potrebbe osservare un miglioramento netto a partire dai primi giorni di dicembre. La curva dei ricoveri potrebbe scendere, scenderà lentamente. L’augurio è vedere verso la fine del prossimo mese una riduzione dei posti letto di terapia intensiva occupati di almeno del 30 o 40 per cento. Tutto questo è legato alla correttezza dei comportamenti sociali: quello che a me fa più paura è il ponte dell’Immacolata e di Sant’Ambrogio”. Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Emanuele Catena, primario del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sacco di Milano. “I segnali positivi – ha detto – ci sono: sicuramente quello che si sta osservando è un minor accesso al pronto soccorso da parte di pazienti Covid e un maggior afflusso di pazienti non Covid. È un primo segnale di inversione di tendenza e può essere interpretato come un segnale ottimistico. Sono calati anche i numeri dei ricoveri in terapia intensiva, non tanto al Sacco, che è un ospedale di prima linea, ma se allarghiamo lo sguardo sulle terapie intensive lombarde notiamo che fino alla scorsa settimana avevamo 60-70 nuovi ricoveri, negli ultimi due o tre giorni ci stiamo assestando su 30-40”. Per Natale “tutti cerchiamo un po’ di normalità, ma penso sia corretto mantenere delle manovre restrittive morbide ma continue, in maniera tale da evitare dei picchi e un andamento a dente di sega dei contagi e della mortalità. Il virus esiste e continuerà a circolare anche nei prossimi giorni”. Così ha proseguito, Emanuele Catena,  “la sfida – ha spiegato – è mantenere un comportamento rigoroso e corretto, per evitare la terza ondata, che potrebbe insorgere a metà gennaio. Non possiamo permettercelo, anche dal punto di vista psicologico, cittadini e sanitari non riuscirebbero a reggere un impatto di questo genere”. (MiaNews)

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