La tentazione di ritrovarsi al parco per una partita a carte, a briscola o Scala quaranta, alla fine, è più forte del timore di essere contagiati dal Covid-19, o di essere ‘richiamati’ da una pattuglia delle forze dell’ordine di passaggio. E così, nemmeno le misure della ‘zona rossa’ sono riuscite a impedire che, anche durante i pomeriggi di lockdown, in via Giovanni Battista Morgagni a Milano, gruppi di anziani e pensionati si diano appuntamento per giocare a carte, tutti però con la mascherina. Perché per i residenti del quartiere i giardini di via Morgagni rappresenta un luogo di ritrovo a cui non si può proprio rinunciare: un’area di svago in cui trascorrere il tempo con i propri amici e che, nel corso degli ultimi 10 anni, grazie all’impegno dell’associazione “Amici delle Bocce di via Morgangi”, ha visto sorgere due campi di bocce, tavoli e sedie in marmo per giocare a carte, e anche servizi igienici e un distributore di acqua comunale.
“Ci siamo dati appuntamento per non dover passare tutta la giornata in casa e, comunque, non danneggiamo nessuno”, rispondono. Sanno bene di fare qualcosa di proibito – e a ricordarglielo c’è anche un cartello, affisso da altri soci, che vieta i ritrovi fino al prossimo 24 novembre -, ma, si giustificano, in giro ci sono tante altre persone che fanno lo stesso. “Un lockdown del genere è inutile perché dovunque ci sono degli assembramenti”.