Zona Rossa, gli anziani di via Morgagni non rinunciano alla partite a carte [VIDEO]

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La tentazione di ritrovarsi al parco per una partita a carte, a briscola o Scala quaranta, alla fine, è più forte del timore di essere contagiati dal Covid-19, o di essere ‘richiamati’ da una pattuglia delle forze dell’ordine di passaggio. E così, nemmeno le misure della ‘zona rossa’ sono riuscite a impedire che, anche durante i pomeriggi di lockdown, in via Giovanni Battista Morgagni a Milano, gruppi di anziani e pensionati si diano appuntamento per giocare a carte, tutti però con la mascherina. Perché per i residenti del quartiere i giardini di via Morgagni rappresenta un luogo di ritrovo a cui non si può proprio rinunciare: un’area di svago in cui trascorrere il tempo con i propri amici e che, nel corso degli ultimi 10 anni, grazie all’impegno dell’associazione “Amici delle Bocce di via Morgangi”, ha visto sorgere due campi di bocce, tavoli e sedie in marmo per giocare a carte, e anche servizi igienici e un distributore di acqua comunale.
“Ci siamo dati appuntamento per non dover passare tutta la giornata in casa e, comunque, non danneggiamo nessuno”, rispondono. Sanno bene di fare qualcosa di proibito – e a ricordarglielo c’è anche un cartello, affisso da altri soci, che vieta i ritrovi fino al prossimo 24 novembre -, ma, si giustificano, in giro ci sono tante altre persone che fanno lo stesso. “Un lockdown del genere è inutile perché dovunque ci sono degli assembramenti”.

 

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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