Domani sciopero dei metalmeccanici, presidio a Milano

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Giovedì 5 novembre, ad un anno esatto dalla presentazione della piattaforma contrattuale, i metalmeccanici scioperano 4 ore con manifestazioni e presidi in tutta la Lombardia, a partire da quello centrale di Milano, dalle  10 sotto la sede di Assolombarda, da cui proviene il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Al presidio, organizzato da Fim Cisl, Fiom Cgil e  Uilm  Milano nel rispetto delle norme anti Covid-19, parteciperanno i tre segretari generali regionali: Andrea Donegà, Alessandro Pagano e Vittorio Sarti.
Obiettivo della mobilitazione: sbloccare il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal, scaduto ormai da 10 mesi. I sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno ritenuto inaccettabili le rigidità che Federmeccanica e Assistal, le controparti industriali, continuano a mostrare nonostante una trattativa iniziata ormai da un anno.
La mobilitazione dei metalmeccanici segue una grande campagna informativa nei luoghi di lavoro. Fim, Fiom e Uilm Lombardia, nel pieno rispetto delle norme di contrasto al Covid-19, garantendo distanziamento, l’utilizzo di mascherine e il divieto di assembramenti, dividendo i lavoratori su più fasce orarie, hanno realizzato centinaia di assemblee raccogliendo il favore e il sostegno dei lavoratori e sperimentando, in alcuni casi, modalità online utilizzando piattaforme internet.
I punti centrali delle richieste dei metalmeccanici sono: difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori; la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il riconoscimento delle competenze professionali; la contrattazione dello smart-working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
La piazza milanese sarà collegata con la manifestazione di Roma, dove interverranno i tre segretari Generali nazionali di Fim Fiom Uilm, Roberto Benaglia, Francesca Re David e Rocco Palombella.

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