Primo ‘daspo Willy’ applicato dal questore a Milano

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Un marocchino di 37 anni, con numerosi precedenti penali e di polizia per ravissimi reati contro la persona e il patrimonio, è il primo destinatario a Milano della misura del Daspo introdotta dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della movida e dei locali pubblici, in particolare il Daspo ‘Willy’, dal nome del giovane ucciso a Colleferro, con il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico per un periodo fino a 2 anni. L’uomo, a fine settembre, in una sala slot di via delle Forze Armate, dopo aver consumato alcolici e avere probabilmente subito una perdita al gioco, ha aggredito brutalmente il titolare del locale, rapinandolo di circa 1.300 euro. La vittima è stata ripetutamente colpita con oggetti di vario tipo, tra cui alcune bottiglie, e, quando ormai giaceva riversa a terra, l’aggressore gli ha legato i polsi con un cavo elettrico, che gli è stato stretto anche attorno al collo.  Dopo essere stato identificato, l’aggressore è stato tratto in arresto per rapina aggravata, tortura, sequestro di persona e danneggiamento.
Il profilo del soggetto in questione è stato quindi individuato dagli specialisti della Divisione Anticrimine come rientrante nel campo di applicazione del nuovo DASPO, e di conseguenza il Questore ha applicato nei suoi confronti il divieto di accesso, per due anni, a tutti i locali della città di Milano nei quali sono installate slot machine e videolottery, nell’ottica di prevenire nuove aggressioni legate al consumo di alcool e al gioco d’azzardo. In caso di violazione, il soggetto rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni e a multa da 8.000 a 20.000 euro.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati