Asst Monza, quale futuro per gli infermieri?

Il sindacato Nursind denuncia l'assenza di dialogo con la direzione, alla vigilia  della riorganizzazione dell’Asst Monza che dal primo gennaio 2021 vedrà il distaccamento del presidio di Desio.

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“Il Covid ha imposto il distanziamento fisico tra le persone, ma ha  acutizzato anche la distanza tra  direzione generale dell’Asst Monza e i rappresentanti dei lavoratori. Dopo un anno dal grande sciopero degli infermieri dell’Asst Monza dello scorso 4 ottobre 2019, che per la prima volta ha riunito tutte le sigle sindacali, non è cambiato nulla: l’azienda è assente, e ci ha negato qualsiasi confronto, anche da remoto”.
È amareggiato e molto preoccupato Donato Cosi, segretario del Nursind di Monza e Brianza, alla vigilia  della riorganizzazione dell’Asst Monza che dal 1 gennaio 2021 vedrà il distaccamento del presidio di Desio. Una preoccupazione aumentata anche dalla delicata situazione sanitaria che vede ancora l’Italia nel pieno dell’emergenza sanitaria, e con la possibilità sempre più concreta  di una seconda ondata pandemica anche nel nostro territorio.
L’emergenza invece di avvicinare ha creato un muro con la direzione generale che si nega ad ogni confronto. Altre Asst hanno comunque proseguito il tavolo sindacale da remoto prima, durante e dopo l’emergenza. La Asst Monza invece, pur utilizzando la modalità smart per altre riunioni, ha sempre rifiutato questa modalità con i rappresentanti dei lavoratori. Ha rifiutato ogni richiesta di incontro“.
Da marzo ad ottobre ci sono state solo due brevi incontri a giugno, durante i quali non sono però stati affrontati i temi scottanti delle rivendicazioni dei lavoratori, del futuro degli infermieri dell’ospedale di Desio e degli altri presidi che con la riorganizzazione di fine anno passeranno sotto l’Asst Vimercate, e soprattutto sull’utilizzo dei fondi rimasti messi a disposizione da Regione Lombardia e che sarebbero dovuti andare agli infermieri impegnati durante l’emergenza.
Noi dobbiamo dare risposte ai lavoratori, ma se la direzione generale si nega al confronto non possiamo. Siamo molto preoccupati. La direzione ci tiene all’oscuro degli investimenti, dei piani di intervento, delle modalità di azione in previsione di una nuova pandemia, e soprattutto del futuro di centinaia di infermieri e lavoratori  che tra meno di due mesi si troveranno sotto un’altra azienda. Questo silenzio è una mancanza di rispetto verso tutti quegli infermieri  che da anni prestano servizio per l’azienda e per il territorio, e che soprattutto durante la pandemia non si sono mai tirati indietro, lavorando senza sosta, in condizioni di estrema difficoltà fisica e psicologica. Molti alla fine dell’emergenza si sono ritrovati anche con la beffa di non ricevere i bonus economici promessi“.
Donato Cosi auspica una prossima convocazione di un tavolo di confronto. “Se la direzione generale si nega al confronto, se alle nostre richieste di incontro risponde con una semplice lettera, come facciamo a proporre e presentare le nostre istanze?“. Il NurSind si sta già attivando con altre modalità d’azione per difendere i diritti degli infermieri dell’Asst Monza.

 

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