Covid, Fondazione Onda: premiate le donne in prima linea

169

Sono 206, di cui 55 lombarde, le donne premiate oggi da ‘Fondazione Onda’ (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione, per l’impegno in prima linea nella gestione dell’epidemia di Sars-Cov2. A consegnare il riconoscimento, Mattia Maestri, il primo paziente colpito dal Covid. Le assegnazioni sono state decise da un Comitato composto da medici e esperti di settore sulla base delle segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa, molte delle quali pervenute in particolare da Lombardia e Veneto, le regioni più colpite della pandemia Covid-19. “Sono qui per dire grazie – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – a chi ha contribuito in modo sostanziale a combattere questo terribile virus che si è abbattuto sulla nostra regione in modo inaspettato. Se oggi siamo riusciti a tornare ad una situazione di quasi normalità lo dobbiamo al vostro importante aiuto ed a tutti i nostri cittadini che hanno risposto in modo saggio e serio rispettando le regole”. “Da anni – ha aggiunto – ho evidenziato con forza che bisognava assumere personale medico, infermieristico, sanitario, ma non potevamo farlo e non per mancanza di volontà nostra. Adesso speriamo di poter fare le assunzioni, sono già stati pubblicati vari bandi che speriamo di chiudere in fretta. La solidarietà che il popolo lombardo ha dimostrato in questi mesi di difficoltà è stata commovente. La nostra è una comunità forte, coesa. Con persone come voi riusciremo a vincere ulteriori battaglie”. Durante la premiazione si sono affiancate storie di resistenza e tenacia a storie di sensibilità e umanità.

“Un’opportunità per ringraziare tutte le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza sanitaria – ha detto Francesca Merzagora, presidente della Fondazione Onda – distinguendosi per il loro essenziale contributo. I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia, molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro salute mentale è stata messa a dura prova”.
Le premiate hanno ricevuto anche le immagini fotografiche delle opere dei tre writers che hanno aderito all’iniziativa: Austin Fowler, Laika e Cheone tramite l’associazione UNISONO APS, Spazio Baluardo di Milano. Dall’Italia agli Stati Uniti, alla Cina gli artisti hanno lanciato nuovi messaggi celebrando il lavoro del personale sanitario e invitando gli abitanti delle città a non uscire di casa dipingendo mascherine e divieti.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteMaxi murale su un palazzo popolare alla periferia di Milano
Articolo successivoCovid, ora si chiede ai genitori di diventare anche pediatri…
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati