Caso camici, perquisizioni nella ditta del cognato di Fontana

Le Fiamme Gialle hanno cercato elementi relativi alla mancata consegna di 25 mila camici avvenuta dopo che la fornitura di 75 mila pezzi si è trasformata in donazione.

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La Guardia di Finanza, su delega della Procura di Milano, ha effettuato ieri sera perquisizioni presso la Dama spa, l’azienda di cui è amministratore delegato Andrea Dini, cognato del governatore lombardo Attilio Fontana, e che è al centro del “caso camici” in Lombardia in cui risultano entrambi tra gli indagati. Da quanto si è appreso, le Fiamme Gialle hanno cercato elementi probatori relativi alla mancata consegna di 25 mila camici avvenuta dopo che la fornitura di 75 mila pezzi si è trasformata, nelle intenzioni dichiarate, in donazione. Le Fiamme Gialle hanno anche controllato se la partita di 25 mila camici è ancora nel magazzino dell’azienda. Secondo la ricostruzione il cognato di Fontana avrebbe tentato di rivenderli , senza esserci riuscito, a una Rsa del varesotto per 9 euro ciascuno, ad un prezzo superiore rispetto a quello previsto per la vendita alla Refione. L’ordine senza gara che prevedeva la consegna di 75 mila camici non è stato completato in quanto ne sono stati consegnati solo 50 mila.

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