Vigile ucciso, assolto un imputato

E' stato assolto per non aver commesso il fatto Milos Stizanin, il serbo che era sul suv giudato da Nikolic, che travolse e uccise Niccolò Savarino.

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E’ stato assolto “per non aver commesso il fatto” dai giudici della Corte d’Assise di Milano Milos Stizanin, serbo di 26 anni che era in auto con Remi Nikolic, il giovane che travolse e uccise il vigile Niccolò Savarino il 12 gennaio 2012.  Il 26enne, difeso dai legali David Russo e Lorenzo Castiglioni, è tornato libero. “E’ uno schifo, non è giustizia, chi ha pagato per mio fratello?”, ha detto Carmelo Savarino, fratello dell’agente ucciso.
Stizanin quel giorno era sull’auto dal 17enne Nikolic, condannato in via definitiva a 9 anni e 8 mesi dai giudici minorili e che ha finito di scontare la pena per l’omicidio. Un anno fa, a oltre 7 anni di distanza dalla morte dell’agente, a Stizanin, detenuto per fatti di droga, era stata notificata un’ordinanza con l’accusa di concorso in omicidio volontario. Provvedimento emesso dopo che in appello nel 2018 (dopo un rinvio dalla Cassazione) per il serbo venne riqualificata l’accusa da favoreggiamento (contestata dal pm Mauro Clerici e per la quale era stato condannato nel 2014 a 2 anni e mezzo) in concorso in omicidio. Secondo la nuova imputazione, il serbo avrebbe incitato l’amico a travolgere l’agente mentre quest’ultimo stava effettuando un controllo in un parcheggio e lo aveva anche spinto a proseguire la “marcia”, trascinandolo sull’asfalto, dopo averlo investito. Accusa che non ha retto al vaglio dei giudici che hanno anche disposto la liberazione dell’imputato (era ai domiciliari). Stizanin non potrà essere riprocessato per favoreggiamento, ma il pm Clerici, che aveva chiesto 14 anni e mezzo, potrebbe fare appello. “Finalmente è stata fatta giustizia, è stata appurata la verità dei fatti e l’estraneità di Stizanin dalle responsabilità”, hanno spiegato i difensori.

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