Covid-19, aumentano i suicidi per cause collegate direttamente all’emergenza coronavirus

In meno di due mesi sarebbero almeno 37 i suicidi e 25 i tentativi, direttamente riconducibili all'emergenza coronavirus. La deputata Stefania Mammì (M5S) chiede al Governo di creare una struttura per prevenire questa ulteriore emergenza.

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Stefania Mammì, deputata M5S, è intervenuta alla Camera con una interrogazione al premier Conte e al Ministro Speranza per sensibilizzare la politica sull’aumento dei casi di suicidio durante l’emergenza Covid-19. Mammì chiede in particolare che sia realizzata “subito una struttura che si possa occupare di questa emergenza, della sua prevenzione. Chiedo di avviare un lavoro di monitoraggio per una costruzione del benessere”. “Il Covid è stato un detonatore per alcune fragilità già esistenti e secondo quanto denunciato recentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emergenza sanitaria in corso potrebbe determinare anche un’emergenza di ordine psichiatrico -dichiara – La Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, ha aperto un Osservatorio Suicidi Covid-19 di recente ha scritto che in meno di due mesi sarebbero almeno 37 i suicidi e 25 i tentativi, direttamente riconducibili all’emergenza coronavirus, numeri destinati drammaticamente a crescere perché l’incremento dei suicidi va di pari passo col potenziale incremento di disturbi e patologie psichiche”. “Chiedo al Ministro Speranza e a Conte quali azioni intendano intraprendere per assicurare i livelli essenziali di assistenza nell’ambito della salute mentale, specie alla luce dell’emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo; se non ritengano opportuno monitorare il fenomeno dei suicidi e dei tentati suicidi in Italia, con dati il più possibile contemporanei e, infine, se non sia il caso di creare una struttura (ad oggi inesistente) che si occupi, in questa emergenza e al di là dell’emergenza Covid-19, di prevenire il fenomeno dei suicidi e di offrire assistenza e formazione a tutte quelle categorie di persone a rischio”, conclude.

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