Nelle tre strutture facenti parte del complesso IMMes Pio Albergo Trivulzio, di cui fanno parte oltre alla storica ‘Baggina’, ossia proprio il Trivulzio, anche l’istituto Principessa Jolanda e il Frisia di Merate (LC), sono stati 405 i decessi complessivi da gennaio ad aprile, di cui 300 al Trivulzio. Lo hanno comunicato il Prof. Fabrizio Pregliasco e l’Avv. Vinicio Nardo, nel corso di una videoconferenza in cui hanno riportato una dettagliata informazione su quanto avvenuto nelle strutture sanitarie e assistenziali nel primo quadrimestre del 2020.

“Un incremento di decessi pari al 61% rispetto ai valori medi dell’analogo quadrimestre del quinquennio 2015/2019” si apprende dai dati, “passando da 186 decessi medi a 300” in un quadro in cui in Lombardia a marzo “c’è stato un incremento del 185% dei decessi rispetto al valore medio del quinquennio 2015/2019”. In più, entrambi i relatori hanno ribadito il corretto e oculato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) nelle settimane che risultavano introvabili sul mercato, ottemperando alle indicazioni istituzionali sulle modalità di uso contingentato fino al 23 marzo, quando si è potuto metterli a disposizione di tutti gli operatori. E’ stato inoltre rimarcato l’assenza di uno strumento diagnostico certo come i tamponi, resi disponibili solo a metà aprile.

Questi i dati riportati:

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