Io ho un mantra. Lo ripeto spesso ai miei famigliari, ai miei collaboratori e soprattutto a me stesso. Quando ci sono i momenti difficili e quando tutto va bene. Primum vivere deinde philosophari. Che tradotto vuol dire: prima si pensa a sopravvivere, poi si fa della filosofia.

Ora, mi arriva questa mail: “Oggi 24 Aprile si tiene il 5º sciopero globale per il clima“.

Il quinto sciopero globale per il clima. Sciopero globale da che? Siamo tutti a casa. Che cosa dobbiamo scioperare? Tutte le auto sono ferme, 4 miliardi di persone sono a casa per salvare la vita ai più anziani e a chi ha patologie. Le industrie in larga parte sono chiuse. Sciopero di che? E ancora: “Le istituzioni non hanno ancora attuato politiche incisive per far fronte a questa crisi mondiale, mentre la comunità scientifica ci avverte che sono rimasti solo 8 anni per evitare le conseguenze peggiori. Potremmo non avere cibo ed acqua per tutti e tutte, potremmo non avere un clima adatto per coltivazioni ed allevamenti. Potremmo arrivare al collasso e perdere il nostro Futuro”. Abbiamo 8 anni, capito? Sennò siamo tutti morti, secondo i seguaci di Greta. Che concludono da par loro: “L’uscita dall’emergenza sanitaria del COVID-19 sarà la nostra ultima occasione per investire davvero sulla transizione ecologica. Non dobbiamo tornare al passato, a ciò che ci ha portato al collasso”. A ciò che ci ha portato al collasso, ovvero al Coronavirus. Il Covid è figlio dell’inquinamento, dunque. E io che pensavo – ingenuo – che fosse figlio del fatto che in Cina si mangiano le bestie ancora vive, invece di usare i frigoriferi come tutti noi malvagio mondo occidentale che inquina e inquina. E io che pensavo – ingenuo – che il virus si è sviluppato dove c’è meno consapevolezza dell’igiene, delle buone pratiche. No, il virus è figlio dello smog. Scioperiamo tutti insieme. Prima di morire di fame tutti insieme. Detto questo, su una cosa hanno ragione pure questi: già che abbiamo fatto un lockdown planetario, si può fare molto più smartworking, usare meno l’auto perché si va meno in ufficio, potenziare la rete eccetera eccetera. Ecco, quello sì. Ma gli scioperi risparmiateceli. In questo momento sono solo un insulto.

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