Il sindacato infermieri contro le ‘mascherine pannolino’ di Regione Lombardia

Il tessuto è quello per i sederini dei neonati ma finisce sul volto degli operatori sanitari. Ecco l'ultimo costoso, inutile e umiliante flop di Regione Lombardia.

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Via le “mascherine pannolino” dall’Asst Vimercate. La richiesta arriva dal Nursind Monza e Brianza attraverso una lettera inviata ai vertici dell’azienda sanitaria. Il sindacato degli infermieri ha ricevuto dal personale che opera nei presidi dell’Asst Vimercate numerose segnalazioni sulla non idoneità delle mascherine FIPPI, le cosiddette “mascherine pannolino”, distribuite negli ultimi giorni agli infermieri  che lavorano nei presidi territoriali e nei nosocomi di Vimercate e di Carate. Questo tipo di DPI (dispositivo di protezione individuale) presenta diverse criticità, spiega il sindacato: non aderisce perfettamente al volto e ad ogni minimo movimento cala sulla faccia lasciando scoperte le vie aeree. La mascherina, cadendo lungo il viso, obbliga chi la indossa a usare le mani per rimetterla nella posizione corretta violando le principali norme di anticontagio e aumentando perciò il rischio di autocontagiarsi. Prodotto con materiale simile a quello del pannolino dei bambini, indossato per parecchie ore, crea (come spesso avviene anche nei neonati) forti e fastidiosi arrossamenti. Avendo la forma cilindrica si sfila solo verso l’alto andando in contrasto con tutte le indicazioni inerenti il corretto utilizzo dei DPI. “Le mascherine hanno ricevuto il via libera del Politecnico e dell’Istituto superiore di sanità ma non vanno bene – spiega Donato Cosi, segretario territoriale NurSind Monza e Brianza -. Peraltro ledono profondamente la dignità degli infermieri. Ci sentiamo presi in giro: ci fanno indossare mascherine prodotte con lo stesso materiale usato per i pannolini dei bambini, quasi equiparando il volto di chi le indossa alle natiche. OItre a questa offesa l’aspetto ancor più grave è che con questi presidi si mette a rischio la sicurezza degli infermieri che da mesi sono impegnati in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, perdendo anche la propria vita”. Un altro caso di ignobile spreco di denaro pubblico sulla pelle, oltretutto, degli operatori sanitari e dei pazienti? Molto probabile. E se lo dicono pure gli infermieri… Che la mascherina pannolino non serva a nulla lo sostiene anche il sindacato ADL Cobas che, nei giorni scorsi, ha presentato un esposto alla Procura di Milano dopo aver fatto la semplice prova dell’accendino, come riportato in questo articolo pubblicato sul sito di Radio Lombardia.

https://www.radiolombardia.it/2020/04/19/mascherine-pannolino-di-regione-lombardia-inutili-esposto-in-procura-video/

E tralasciamo l’aspetto estetico, che andrebbe in secondo piano se queste “mascherine” servissero, mentre sorgono facili ironie su un prodotto più adatto a rendere l’idea della faccia dei politici lombardi che lo indossano che altro.

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