E’ stato depositato ieri “all’attenzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano un atto di denuncia a firma di Alessandro Azzoni, portavoce del Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio. Con l’atto in parola – si legge in una nota del comitato -, il denunciante ha inteso fornire un primo contributo informativo alla Procura di Milano nell’ambito delle indagini attualmente in corso, rappresentando le evidenze raccolte in ordine a gravi inadempienze nella salvaguardia della salute dei degenti durante l’epidemia che appare tuttora in corso all’interno della struttura.
Il comunicato emesso oggi dal personale sanitario del Pio Albergo Trivulzio chiarisce d’altronde la gravità della situazione che determina a tutt’oggi un grave e perdurante rischio per la salute non solo dei degenti, ma anche dei dipendenti che operano all’interno della struttura, e che rende necessaria la tempestiva adozione di provvedimenti volti a ripristinare una situazione di piena sicurezza”.

Dopo l’intervista rilasciata il 14 aprile., ho ricevuto, oltre ad attestazioni di supporto, anche numerose testimonianze da parte di familiari di degenti del Trivulzio che, come nel mio caso, hanno riscontrato gravi e preoccupanti carenze nella gestione dell’emergenza sanitaria che è esplosa all’interno della struttura – afferma Alessandro Azzoni, portavoce del Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio -.
Si è, quindi, resa necessaria la creazione di un Comitato per convogliare le segnalazioni e i contributi che giungono da più parti e che, credo, seguiranno la stessa strada che io ho deciso di percorrere.
La denuncia che ho depositato quest’oggi ha ad oggetto la degenza di mia madre, nella prospettiva di fornire un supporto informativo, che spero possa essere utile, all’operato della Procura di Milano che già sta indagando su questi fatti.
Sono, infatti, molto preoccupato per la salute di mia madre che come tanti altri degenti della struttura – prosegue Azzoni – si trova in una condizione di pericolo attuale. Mi auguro, dunque, che la Procura possa intervenire tempestivamente, anche valutando la possibilità di affidare la gestione della struttura a un amministratore giudiziario al fine di mettere in sicurezza il Pio Albergo Trivulzio e salvaguardare, così, la salute dei tanti degenti che sono a tutt’oggi ricoverati.
D’altra parte anche il comunicato oggi emesso dal personale sanitario del Pio Albergo Trivulzio chiarisce come oltre ai degenti anche il personale sanitario che lavora presso la struttura è stato ed è tutt’oggi sottoposto a gravi rischi. C’è pertanto ad oggi una perdurante situazione di grave rischio sanitario che riguarda tutti coloro che ad oggi occupano la struttura, tanto i degenti quanto il personale sanitario che si adopera per la salute dei nostri familiari.
Le dichiarazioni contenute nel comunicato confermano altresì quanto purtroppo già percepito dai familiari, e, cioè, che le criticità riscontrate presso la struttura denotano un’evidente e grave carenza organizzativa, la quale ha determinato l’incapacità del Pio Albergo Trivulzio dapprima di prevenire e in seguito di contrastare il dilagare dell’epidemia e delle gravissime conseguenze per la salute dei degenti; d’altra parte, la Procura, a quanto risulta, sta valutando la responsabilità penale dell’ente. Ci tengo anche a dire che oggi ho ricevuto una telefonata dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri che segue da vicino e con molta attenzione quanto accade al Pio Albergo Trivulzio. Il viceministro Sileri ha espresso vicinanza ai parenti degli ospiti che stanno vivendo ore d’angoscia”. (MiaNews)

 

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