Aveva accusato i primi sintomi circa due settimane fa. Così un tassista milanese di 63 anni aveva deciso starsene a casa e aveva smesso di guidare. Poi però le sue condizioni erano peggiorate, tanto da farlo ricoverare all’ospedale San Paolo di Milano, dove ieri purtroppo ha perso la vita. Proprio in quell’ospedale dove prima di ammalarsi ogni giorno col suo taxi accompagnava medici, infermieri e familiari dei pazienti. ‘Adesso basta’ è il grido che si alza dal fronte unito dei sindacati dei tassisti milanesi, che dall’inizio dell’epidemia denunciano la mancanza di dispositivi di protezione, come guanti, mascherine e divisori tra i sedili anteriori e posteriori, chiedendo maggiore sicurezza in cui lavorare.

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