Immaginate che ci sia una emergenza. Ad esempio, un incendio che si propaga. Che abbiate bisogno di una figura specializzata per fare una determinata cosa. Un vigile del fuoco, o un ex vigile del fuoco. Se siete proprio fortunatissimi trovate l’ex capo dei vigili del fuoco, che ha spento moltissimi incendi. Ma che è anche finito nei casini varie volte. Per esempio, perché aveva il vizio (o la virtù) di andare con le donne. E perché magari non aveva proprio amici specchiatissimi. Insomma un uomo, con pregi e difetti. Ma visto che le fiamme sono alte, e rischiano di mangiarsi la casa, voi andate da questo tizio e gli chiedete di intervenire. Perché lui sa come maneggiare l’ascia e tirar giù la porta e magari salvare anche un pezzo della casa che sta per essere invaso dalle fiamme. Per convincerlo magari vi siete preparati anche un compenso. Rischiare la vita, e la reputazione, non è una cosa da tutti. Ma lui, vi chiede solo un euro. Voi che cosa direste? Subito di sì, ovviamente. E pensereste di essere fortunatissimi. Ecco, questo è quello che è successo alla Lombardia con Guido Bertolaso. Lui è l’ex capo della Protezione Civile. Coinvolto in uno scandalo sul G8, per lui la procura ha richiesto l’archiviazione e poi è stato assolto con formula piena. Mi piace Bertolaso? Francamente non lo so. Perché in generale i grandi “esperti” dello Stato sono sempre abbastanza deludenti. Magari lui no, speriamo. Ma adesso non conta: sa come maneggiare l’ascia e c’è un incendio in corso. Vediamo se ci aiuta a spegnerlo al modico costo di un euro.

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