Coronavirus, Rozza (Pd): riattivare ospedali dismessi

491

“Siamo nel mezzo di una crisi che richiede la massima responsabilità e la massima unità, anche per rispetto di chi, come medici e infermieri, sta combattendo in prima linea con grande spirito di abnegazione. Purtroppo, dobbiamo prepararci a reggere più a lungo di quanto ci aspettassimo nelle scorse settimane e quindi, a fianco di altre opzioni immediate, e lo dico senza recriminazioni, occorre che la Regione adotti una programmazione di maggior respiro per fronteggiare l’aumento dei casi di pazienti che necessitano il ricovero. Ci permettiamo, quindi, di insistere sulla utilità di riattivare alcuni degli ospedali dismessi della Lombardia, nella chiara valutazione delle opportunità che queste strutture hanno di essere riattivate, per approntare in tempi rapidi dei reparti per la cura dei malati di Covid-19″. Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza. “Facciamo i casi di Legnano, di Giussano e di Vimercate – prosegue Rozza -. A Bergamo c’è il vecchio Papa Giovanni XXIII, per il quale occorre avanzare la richiesta urgente alla Guardia di Finanza, a Pavia si potrebbe utilizzare il Dea dismesso del San Matteo per i pazienti Covid-19. Queste strutture potrebbero essere recuperate relativamente in poco tempo e messe a disposizione del sistema sanitario per affrontare l’aumento dei ricoveri e il sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva e sub intensiva.”

Ospedale di Vimercate, l’ala più antica.
Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteCoronavirus, in Lombardia arriva Bertolaso come consulente di Fontana
Articolo successivoCoronavirus, aumentano i controlli per le strade
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati