Bagarre in apertura dei lavori del Consiglio Comunale quando il presidente Lamberto Bertolè ha comunicato che il sindaco Giuseppe Sala interverrà in Aula sull’emergenza Coronavirus lunedì prossimo – assieme a un rappresentante di Regione Lombardia che è stato invitato – e non oggi come più volte sollecitato dalle opposizioni. Per il consigliere di Milano Popolare, Matteo Forte, “l’intervento immediato del sindaco in Aula non è una cortesia e Sala ha l’obbligo d relazionare subito. In tutto il mondo Milano è sulle prime pagine di giornali e il sindaco non vuole fare lo sforzo di scendere di un piano, dal suo ufficio a questi banchi? E’ una presa in giro, nessuno chiede un favore al sindaco, vogliamo essere messi a conoscenza come amministratori votati dai cittadini – ha proseguito Forte -. Cosa dobbiamo aspettare? E’ una questione di rispetto delle istituzioni, quello di Sala è un atteggiamento irresponsabile e populista, di chi considera le assemblee elettive come accidenti, orpelli che non si vorrebbero avere. Immagino che l’agenda di Sala non sia piena, visto che è tutto rinviato. Ha il dovere di rassicurare la città nel suo organo massimo di rappresentanza politica, il minimo che un primo cittadino possa fare. Quel che sta facendo Sala è scorrettezza enorme. Indecente.” A Forte ha replicato Filippo Barberis, capogruppo del Partito Democratico,”La scelta del sindaco di venire lunedì prossimo è giusta ed è legata al fatto che la presenza di Sala in aula non deve essere simbolica. Abbiamo ritenuto più fruttuosa sua presenza lunedì piuttosto. Ricordo a tutti che l’altro ieri c’è stata la relazione della vicesindaco Scavuzzo”.  “Il sindaco non rispetta l’Aula, – ha detto il consigliere della Lega Gabriele Abbiati – questa è l’ennesima dimostrazione che di questo Consiglio non gliene frega nulla e la sua maggioranza la tratta come ‘schiaccia bottoni’. Non è possibile che in una situazione di questo genere, con persone a casa e commercianti in crisi non si degni di venire in Aula.” Il suo collega di gruppo Massimiliano Bastoni ha poi aggiunto che “c’è una sostanziale differenza tra come sono gestite le cose a Palazzo Marino e in Regione: il presidente Fontana non si è sottratto al riferire in Aula e forse è ben più impegnato di Sala in questo momento.” (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati