Lo ha scambiato per il membro di una gang sudamericana rivale alla sua, o almeno a quella cui lui sostiene di appartenere: la Mara Salvatruca 13. Così, all’esterno della discoteca Baia Club di via Rinuccini, lo ha accoltellato alla gola con un coccio di bottiglia provocandogli gravi ferite che lo hanno lasciato permanentemente sfigurato. Il violento episodio, accaduto lo scorso 15 dicembre, ha visto come protagonista un salvadoregno 31enne, con numerosi precedenti per reati contro la persona commessi anche nei giorni immediatamente successivi, che ha ferito un connazionale di 10 anni più giovane. L’aggressore, individuato attraverso il supporto tecnologico del C-Robot, una banca dati che raccoglie fotosegnalazioni permettendo un ‘match’ immediato delle immagini, è stato arrestato dai carabinieri dopo una lunga attività d’indagine. La discoteca dove la lite ha avuto inizio, infatti, non possedeva un sistema di videosorveglianza e gli stessi gestori del locale, per evitare un eventuale coinvolgimento, hanno anche versato una mistura di acqua e candeggina sulle macchie di sangue presenti sull’asfalto. A dare una mano ai carabinieri, però, sono state le telecamere installate da un condomino che vive in una vicina palazzina: le riprese in bianco e nero mostravano chiaramente la fuga del 31enne, alle 5.30 del mattino, verso la più vicina fermata della metropolitana di viale Monza.
L’uomo, che si vantava di essere membro della Ms13, ma non ci sarebbero riscontri di una sua reale appartenenza alla gang, due giorni dopo l’aggressione si è addirittura presentato alla stazione dei carabinieri di Abbiategrasso, comune dove abitava, con un tasca un coltello da 22 cm. Solo pochi mesi prima, invece, in data 8 settembre, il 31enne si era reso protagonista di una simile aggressione ai danni sempre di un connazionale colpito con diversi pugni al volto e poi ferito alla schiena con un’arma da taglio. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita presso il carcere di Pavia, dove l’aggressore era detenuto dopo essere stato arrestato in flagrante, la sera del 31 dicembre, per una rapina ai danni di un supermercato Carrefour commessa con una catena. Proprio in quell’occasione, a riprova della sua ammirazione per la Ms13, dopo essere stato condotto in caserma, aveva firmato gli atti relativi utilizzando la sigla della gang al posto del proprio nome. (MiaNews)

Il comandante Silvio Maria Ponzio, compagnia dei carabinieri Milano Porta Monforte.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati