Immobili, cresce il prezzo delle case a Milano

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Continuano ad aumentare i prezzi delle case a Milano: in sei mesi il valore di una casa è cresciuto mediamente del 1,4% e del 2,6% in un anno, ma in alcune zone (Ripamonti-Vigentino) si sono registrati rincari superiori al 7,5%. E’ quanto emerso dall’analisi della Camera di Commercio Milano, Monza-Brianza e Lodi, presentata questa mattina in piazza Mercanti. Mediamente la casa a Milano oggi costa 5mila euro al mq, con alcune differenze che variano da zona a zona.
Repubblica – Porta Nuova supera Venezia – Monforte , + 5% in sei mesi per il nuovo, quasi 10 mila euro al mq e +5% anche per le case vecchie da ristrutturare che valgono 5 mila euro al mq. La casa, nuova, a Milano vale a fine 2019, 5.210 euro al mq, +1,4% in sei mesi. Un anno fa valeva 5.078 euro al mq e cresce quindi del 2,6%. Si va dal più caro, Spiga Montenapoleone e Vittorio Emanuele S. Babila, rispettivamente 12.900 e 12.750 euro al mq al più economico, Salomone Bonfadini, Baggio, Quinto Romano, Ronchetto, dove bastano 2.600 euro al mq. Bene la cerchia semicentrale, trainata da Porta Nuova, Cinque Giornate, Pagano, Porta Genova, Sarpi. Bene la zona di Greco ben servita dalle metropolitane, la zona Universitaria vicina a Statale (Tribunale), Cattolica (Leopardi). Bene le zone economiche, da Inganni a Baggio Quinto Romano per i nuovi milanesi. Sono questi i dati di sintesi che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili della Città Metropolitana di Milano” sul secondo semestre 2019, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, attraverso una Commissione di rilevazione composta dalle principali Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali del settore: FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza (Confcommercio Milano), Assimpredil ANCE, FIAIP Milano, ANAMA Milano (Confesercenti) ed ISIVI (Valutatori Immobiliari). Si valorizza ancor più del nuovo l’appartamento da ristrutturare, + 2,5% in sei mesi, che arriva a 3.132 euro al mq nella media cittadina. A metà si colloca quello ristrutturato, con 4.111 euro al mq. Bene anche gli affitti di monolocali e bilocali, + 5 – 6%, soprattutto nelle zone centrali, anche per la crescita degli affitti turistici.
Il centro vale il doppio, ma cresce la zona sud, 10.272 euro al mq, le aree a ovest e nord sono in linea con la media della città, rispettivamente con 5.159 e 5.086 euro al mq. Calano i prezzi ad est, 4.579 e a sud, 3.891. A crescere di più per gli appartamenti nuovi è però il settore sud, +1,6% in sei mesi, seguito dalle zone a ovest e nord, + 1,4%. Più lenti il settore est e il centro con +0,9% e + 0,7%. Il centro guida la crescita degli appartamenti d’epoca ristrutturati, +1,6% in sei mesi mentre cresce il mercato degli appartamenti vecchi da ristrutturare nell’area ovest della città, + 3%.
A vedere dall’impennata dei prezzi vanno le nuove proposte in Ripamonti – Vigentino, circa 3 mila euro al mq, + 7,5% in sei mesi, a fronte di un + 2% per case d’epoca o vecchie da ristrutturare. Cresce invece come scelta di vivibilità tutta la zona Tribunale – Cinque Giornate, +5,7% per il nuovo in sei mesi, circa 7 mila euro al mq, con +5% per la casa d’epoca a circa 5 mila euro al mq e + 3,8% per le case vecchie da ristrutturare, circa 4 mila euro al mq. L’altra zona che vede crescere le preferenze è Repubblica – Porta Nuova, + 5% in sei mesi per il nuovo, quasi 10 mila euro al mq e +5% anche per le case vecchie da ristrutturare che valgono 5 mila euro al mq. Bene anche Greco a nord della città con case nuove a circa 3 mila euro al mq, +5% in sei mesi e case d’epoca a 2.500 euro al mq circa, + 5,4%. Tra chi guida la crescita anche Turro e Precotto, +5% per il nuovo a oltre 3 mila euro al mq e +3% per la casa d’epoca o vecchia da ristrutturare, che vale poco meno. Ai primi posti anche Sarpi e Procaccini, + 5% in sei mesi, oltre 5 mila euro al mq per il nuovo, circa 4 mila per la casa d’epoca che si valorizza del + 4%. Bene anche Baggio – Quinto Romano, + 4% sia il nuovo e vecchio da ristrutturare, con un prezzo medio di 2.600 euro per il nuovo e 1.300 euro per il vecchio. Nella top ten entrano anche Abruzzi – Romagna, + 4% per il nuovo a quasi 5 mila euro al mq, il Gallaratese – Trenno, +4% con case nuove da meno di 3 mila euro al mq e una crescita sempre intorno al 4% anche nelle case d’epoca e vecchie, l’area di Leopardi, Boccaccio e Pagano, crescita di + 4% limitata al prodotto nuovo, che vale oltre 8 mila euro al mq.
La casa vecchia e da ristrutturare ha il suo momento di crescita a Inganni – S. Cristoforo, + 7%, con valori superiori a mille euro al mq, a Istria – Maciachini, + 5% e oltre 2 mila euro, Solferino – Garibaldi con + 5% e oltre 5 mila euro al mq, Conca del Naviglio, Porta Genova con +5% e oltre 3 mila euro al mq, rispetto ai 6 mila del nuovo, Fiera – Sempione con +5%, circa 3 mila euro rispetto ai 6 mila del nuovo.
Le zone di lusso, case nuove a Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, San Babila, Diaz – Duomo Scala con 12 mila euro al mq. 12 mila euro al metro quadro per un appartamento in Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, Duomo, Scala, San Babila. Seguite da Parco Castello, Cordusio e Cairoli con quasi 11 mila euro al metro quadro, Brera, con 10 mila. Seguono Repubblica – Porta Nuova (+5% il nuovo in un anno e +5% anche il prodotto vecchio) con quasi 10 mila, 9.500, che scavalca rispetto a un anno fa Venezia – Monforte con 9.350 mila euro, la zona dell’Università Cattolica intorno a Sant’Ambrogio sempre con 9 mila. Poi, con circa 8 mila euro, Missori, largo Augusto, Solferino – Garibaldi, Leopardi, Boccaccio e Pagano (+4% in un anno il nuovo), poco meno per il parco delle due Basiliche e piazza Vetra.
Le zone più economiche con 2.600 euro al mq: Baggio, Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco. Le case meno care, con 2.600 euro al mq circa sono a Salomone – Bonfadini che viene scavalcata da Baggio- Quinto Romano (+4% il nuovo e +4% il vecchio a 1.300 euro al mq). Poi ci sono Ronchetto, Trenno-Gallaratese (+ 4% il nuovo, + 4% la casa d’epoca e + 5,4% per le case vecchie a circa 1.500 euro al mq). Con 2.700 circa ci sono Axum – Ospedale San Carlo, Gratosoglio – Missaglia, Quarto Oggiaro, Musocco – Villapizzone. Poi seguono con 2.800 circa Inganni – S. Cristoforo (+4% per il nuovo e + 7% per le case vecchie da ristrutturare a circa 1.500 euro al mq), via Padova – Palmanova, con 2.900 Corvetto, con 3 mila Agrippa – Abbiategrasso e Santa Giulia Rogoredo, Forlanini – Mecenate, Lambrate, Fulvio Testi – Cà Granda, Pellegrino Rossi – Affori – Bruzzano.
Crescono gli affitti in sei mesi, i maggiori aumenti in centro, Bastioni e Circonvallazioni per monolocali, bilocali e uffici. In centro crescono intorno al 5-6% monolocali, bilocali, uffici. Nella cerchia dei Bastioni e Circonvallazione crescono rispettivamente del 7% e del 11% gli affitti dei monolocali e dei bilocali, + 8% per gli uffici.
“Ancora una volta la Camera di commercio si conferma essere un importante punto di riferimento per la regolazione del mercato del nostro territorio – ha dichiarato Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – a partire da un settore determinante come quello immobiliare, cartina al tornasole per l’andamento socioeconomico e della vivibilità. Per la prima volta notiamo una inversione di tendenza netta, con un trend evidente di crescita in soli sei mesi e con la valorizzazione delle zone che stanno ridisegnando lo skyline della città”.
“Grazie alla “Rilevazione sui prezzi degli immobili” abbiamo ottenuto una fotografia della città e un quadro della qualità della vita nei quartieri di Milano – riferisce Andrea Marietti, vice presidente della Commissione Prezzi Immobili della Camera di commercio -. Grazie al contributo dei diversi operatori delle associazioni immobiliari, che coinvolgiamo, il dato che presentiamo è di massima affidabilità e frutto di un dibattito che tiene conto di un lavoro quotidiano sul campo degli operatori”.
Ha detto Simonpaolo Buongiardino, presidente di MeglioMilano. “L’Osservatorio di MeglioMilano quest’anno celebra i suoi primi 30 anni di attività, testimonianza di un impegno costante che si concentra soprattutto sul tema della Qualità della Vita nella nostra città. Dalle nostre rilevazioni emerge come, nel complesso, il livello qualitativo sia cresciuto rispetto a molti comparti, a cominciare da quelli economico e ambientale. I dati di questo semestre della Rilevazione degli Immobili confermano questa tendenza e dimostrano la stretta connessione tra le scelte immobiliari e la vivibilità anche degli spazi urbani esterni”.
“Continua la ripresa del mercato della casa a Milano, siamo in presenza di un dato costante negli ultimi anni – ha dichiarato Carlo Rusconi, vice presidente di Assimpredil ANCE –. Sono soprattutto alcune zone ad essere rilanciate, grazie a nuovi investimenti, tra costruzione e infrastrutture. In molti casi i mercati esteri guardano a Milano come una opportunità di crescita economica per il loro business. Occorre proseguire in questo rilancio dell’attrattività della città che sta avendo effetti positivi sul mercato. Anche la candidatura di Milano alle Olimpiadi rappresenta un elemento importante per rafforzare la conoscenza delle opportunità sul nostro territorio a livello internazionale”.
Ha dichiarato Vincenzo Albanese, presidente di FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza (Confcommercio Milano) e vice presidente di Confcommercio Milano: “A inizio anno credo sia sempre interessante fare un bilancio e definire i possibili trend per i prossimi 12 mesi. Per il residenziale certamente possiamo considerare il 2019 come un anno particolarmente positivo per Milano, sebbene la riduzione dello stock in vendita, che cala annualmente del 20%, fa ipotizzare che l’incremento di valori non si fermerà a breve. Sul fronte nazionale, nel 2019 il residenziale ha registrato una crescita sia a livello di prezzi sia per numero di compravendite, nel 2020 ci aspettiamo una situazione di crescita stabile. Una notizia positiva è che anche i mercati delle grandi città nel 2019 hanno dimostrato dinamicità, e per il 2020 prevediamo in questi centri un consolidamento dei volumi e la stabilizzazione dei prezzi. Dal 2020 non ci attendiamo quindi miracoli, ma uno scenario di crescita costante e moderata, che coinvolga tutto il territorio, con una punta di eccellenza nella città di Milano”.
“Il mercato dell’area metropolitana, nel secondo semestre 2019, presenta una forte domanda sia per l’acquisto che per la locazione nel comparto residenziale. A fronte di ciò non corrisponde però un’offerta adeguata, sotto il profilo sia economico che qualitativo. Le locazioni di lunga durata iniziano a scarseggiare, anche nell’area metropolitana, per l’avvento di nuove forme contrattuali che consentono l’impegno da parte dei proprietari per un breve periodo. Il difficile accesso al credito, anche in questo semestre, non favorisce gli scambi, soprattutto nell’ambito delle sostituzioni. In qualche Comune si inizia ad intravedere un modesto interesse per i negozi, in acquisto, necessariamente in zone di passaggio” – dichiara Flavio Bassanini, coordinatore dei Rilevatori Provincia Milano e vicepresidente FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza (Confcommercio Milano).
Ha commentato Andrea Painini, Presidente di Confesercenti Milano – Monza Brianza – Lodi e di Anama Milano : “Milano, sospinta da flussi turistici record, continua a giocare un ruolo a se stante nel panorama immobiliare del Paese, confermando segnali di dinamicità nel comparto dell’acquisto e della locazione di negozi e uffici. Rimangono predominanti le richieste provenienti del settore della ricettività e somministrazione sempre a caccia di format e location interessanti. Sul fronte dei prezzi rimane marcato il divario tra le zone dello shopping (negozi) e dirigenziali (uffici) e le altre meno in vista e meno servite: pertanto ci si potrà imbattere in vetrine in periferia con affitti dai 42/80 €/mq/anno sino a quelle delle vie del centro con canoni da 650/1700 €/mq/anno (nel Quadrilatero della moda e in alcune top location del centro possono aumentare anche del 100%)”.

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