Per il presidente leghista della Lombardia centenari e disabili forse non meritano il diritto di voto. “Era difficile, per la sinistra era l’ultima ancora di salvezza, è stata fatta una mobilitazione degna dei tempi andati, si è vista in tv gente di più di 100 anni portata ai seggi, disabili accompagnati con i pulmini, una mobilitazione per salvare quel che resta di un’idea che ormai è svanita, fin dall’inizio ho detto che per me era già un successo grande poter dire che si poteva combattere ad armi pari, poi è chiaro che se si fosse vinto sarebbe stato sicuramente meglio”: così il presidente della Regione Attilio Fontana, a margine del Consiglio regionale, rispondendo a chi gli chiedeva se ci siano stati ‘errori’ da parte del Carroccio nella partita in Emilia Romagna dove la candidata della Lega Lucia Borgonzoni è stata sconfitta dal candidato Pd Stefano Bonaccini. Immediata esplode la polemica. “Fontana è un pagliaccio che dovrebbe chiedere scusa. Prende in giro le persone con disabilità che sono andate a votare. Invece di fare queste uscite dovrebbe spiegare perché lui di disabili si occupa o per sfotterli o per tagliare loro, come ha recentemente provato a fare, i soldi per l’assistenza”. Così Pierfrancesco Majorino, europarlamentare PD. “Nel giorno della visita del cardinale Delpini in consiglio regionale Fontana manca di rispetto agli elettori dell’Emilia Romagna. Pur di nascondere la sonora sconfitta della Lega mette in imbarazzo l’istituzione che rappresenta. Ci permettiamo di dire al presidente Fontana che se una o più persone disabili hanno votato per confermare il governatore Bonaccini è perché in Emilia Romagna si sentono tutelate e non volevano essere trattate come i disabili gravi lombardi, privati con un tratto di penna di contributi essenziali per la loro assistenza per colpa delle decisioni di una giunta guidata dalla Lega.” Così in una nota Vinicio Peluffo e Fabio Pizzul, segretario regionale e capogruppo in Regione del Pd.

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