In consiglio comunale, in una delle ultime sedute, il sindaco Sala – riferendosi alla dipendente comunale che aveva scritto su Facebook che Israele è la feccia – ha dato il suo punto di vista. Ha detto, ed è agli atti, registrato, di non credere di poter intervenire “tempestivamente su quello che dice ognuno dei 15mila dipendenti comunali. Ma ha fatto una cosa assolutamente grave. Poi gli uffici vedranno se ci saranno sanzioni oppure no. Ma ognuno farà il suo lavoro”. Dunque, Beppe Sala si associa alla denuncia di un modo di esprimersi e di concetti inaccettabili, come già era stato detto pubblicamente. Rimane il silenzio di David Gentili, presidente della Commissione antimafia e punto di riferimento della dipendente in questione. Lui, non ha detto niente. Zero. Almeno pubblicamente, almeno per quanto ne sappiamo. E’ tutto preso dalla sua battaglia contro Catella, probabilmente, tanto da dimenticarsi che a volte, quando chi è vicino sbaglia, bisogna dirglielo. A proposito di anti-ebraismo, l’altro giorno in piazza Duomo su una bancarella era in vendita il Mein Kampf di Hitler. L’ha denunciato Manfredi Palmeri. Che cosa ci faceva un libro con una bella svastica sopra in piazza Duomo? Ho sempre pensato che un ritorno del fascismo è impossibile, perché certe verità sono inoppugnabili. Ma vedendo con quanta facilità tornano vecchi slogan (Israele feccia) e vecchi libri, forse potrei anche sbagliarmi.

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