E’ morto lo chef bresciano Vittorio Fusari

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E’ morto a causa di un malore improvviso lo chef bresciano Vittorio Fusari. Avea 66 anni, era nato a Iseo (Bs) l’11 febbraio del 1953. Fusari era ricoverato all’ospedale di Chiari (Bs) a causa di un principio di infarto che l’aveva colpito una quindicina di giorni fa ma le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate ieri 1 gennaio. Lascia la moglie e un figlio di 15 anni. Nel 1981 Vittorio Fusari aveva fondato l’osteria Il Volto di Iseo, ma in carriera era stato chef anche nel rinomato ristorante Balzer di Bergamo, e al Pont de Ferr a Milano. Sul suo sito si legge: “Il cibo è ciò che ci permette di vivere e deve essere fonte di sostentamento quotidiano.
Per questo ogni generazione ha il diritto e il dovere di far propria la tradizione per riadattarla alla vita di oggi. Riuscirci è una sfida, ma provare a farlo dando anche libera espressione alla creatività è ciò che mi fa amare questo mestiere. Con ottime materie prime e tecniche tradizionali si possono inventare tantissimi grandi piatti.
Per innovare davvero bisogna anche uscire dalle cucine. Come cuoco che ha sposato i valori di Slow Food, mi sono impegnato nella creazione di nuove sinergie tra ristoratori e produttori locali, per dare la possibilità ai contadini di coltivare in modo naturale seguendo il ritmo delle stagioni, con la certezza di avere sempre una quantità di venduto assicurato. Questa rete fatta di solidarietà e collaborazione sta diventando sempre più solida e mira a diventare un punto di riferimento per tutto il territorio italiano.”

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati