Cacciatori in via di estinzione ma resiste il bracconaggio, i dati Wwf

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Passano gli anni, gli uccelli migratori sono in continuo calo, diminuiscono i cacciatori ma il bracconaggio in Lombardia non conosce crisi: 52 i cacciatori denunciati grazie all’attività di vigilanza svolta dalle Guardie Venatorie del WWF nel corso del 2019. “Abbattimento di specie protette ed uso di richiami acustici vietati sono i reati più frequenti – spiega Antonio Delle Monache coordinatore Guardie WWF Lombardia – “Pettirosso, capinera, beccafico, balia nera, torcicollo, pispola, fringuello, ballerina bianca, fanello, peppola, spioncello, migliarino di palude, cinciarella, codirosso spazzacamino, frosone, codirosso, tottavilla: sono 17 le specie protette trovate nei carnieri di cacciatori che continuano a praticare un’attività venatoria che porta alla “desertificazione faunistica” delle nostre campagne”. Il numero dei cacciatori in Lombardia è passato dai 78308 del 2009/2010 ai 57433 del 2017/2018; la Provincia di Brescia si attesta come prima per numero di cacciatori (poco meno di 20.000), seguita da Bergamo con circa 10.000. “Quest’anno abbiamo riscontrato in più casi che il cacciatore sorpreso a commettere illeciti penali era recidivo, a volte già denunciato dalle Guardie WWF o da altri Organi di Polizia; in due casi addirittura denunciato da pochi giorni” racconta Antonio Delle Monache. “Ciò dimostra da una parte l’efficacia dell’attività di vigilanza, dall’altra lo scarso deterrente che le norme esistenti hanno su persone che fanno del bracconaggio un business anche economico. È necessario inasprire le pene, soprattutto prevedendo la sospensione della licenza nei casi più odiosi, dove la quantità di animali uccisi dimostra la deliberata volontà di infrangere la legge.

“Altra questione che va affrontata è l’utilizzo dei richiami acustici vietati: onnipresenti soprattutto nella caccia vagante ai piccoli uccelli e negli appostamenti temporanei all’allodola. Un grande aiuto è arrivato dai tanti cacciatori che ci hanno segnalato l’uso di questi micidiali mezzi, vietati, e ha permesso il sequestro di ben 36 richiami acustici. La collaborazione tra le Guardie WWF e molti cacciatori è un dato ormai assodato da molti anni a dimostrazione che la lotta al bracconaggio e la “malacaccia” uniscono mondo ambientalista e venatorio.” Sempre grave la situazione in Lomellina (Pavia), seppur migliorata rispetto agli anni scorsi, soprattutto grazie all’impegno costante della Polizia Provinciale. Le belle campagne della Lomellina sono purtroppo sottoposte ad una grande pressione venatoria: anche in quest’area l’abbattimento di uccelli protetti è una costante, così come l’utilizzo di richiami vietati. Richiami che vengono occultati ed azionati con telecomandi proprio al fine di eludere i controlli. Le denunce penali sono così divise per provincia: 45 cacciatori denunciati in provincia di Brescia, 6 cacciatori (provenienti dalla Provincia di Brescia) denunciati in Provincia di Pavia e 1 cacciatore (sempre proveniente dalla Provincia di Brescia) denunciato in Provincia di LodiOltre alle violazioni penali riscontrate, sono stati redatti anche verbali Amministrativi per un totale di 6742 euro, un numero esiguo che dimostra, secondo il WWF, il sostanziale rispetto delle norme generali. Le attività di vigilanza del WWF, sempre in coordinamento con le forze di polizia, proseguiranno e il WWF invita i cittadini a segnalare eventuali casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328 7308288, o tramite la pagina Facebook www.facebook.com/guardiewwflombardia

Negli ultimi giorni le guardie venatorie del WWF, in collaborazione con i carabinieri di Assago, hanno denunciato un bracconiere che catturava cardellini nelle campagne della zona.

 

 

 

 

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