Diciassette formelle per ricordare i diciassette nomi delle vittime di piazza Fontana. Questo pomeriggio alla presenza del vicesindaco Anna Scavuzzo e del Presidente dell’Associazione Vittime piazza Fontana Carlo Arnoldi, si è tenuta la cerimonia per inaugurare la posa in piazza Fontana delle diciassette formelle e lo scoprimento di quella introduttiva della strage. “12 dicembre 1969. Strage di piazza Fontana, 17 vittime. Ordigno collocato dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo”, recita la lapide commemorativa. Ogni formella porta il nome di una delle vittime: Giovanni Arnoldi 42, Giulio China 57, Pietro Dendena 45, Eugenio Corsini 65, Carlo Gaiani 37, Calogero Galatioto 37, Carlo Garavaglia 71, Paolo Gerli 45, Luigi Meloni 57,Vittorio Mocchi 33, Gerolamo Papetti 78, Mario Pasi 48, Carlo Perego 74, Oreste Sangalli 49, Angelo Scaglia 61, Carlo Silva 71, Attilio Valè 52. “Con questa posa lasciamo un segno tangibile per la memoria collettiva del nostro paese”, ha detto il vicesindaco Anna Scavuzzo durante la cerimonia, “Milano è memoria, il nostro pensiero ci riporta a quel terribile giorno, in cui un atto vile e infame ha inferto a molte famiglie e alla nostra città una ferita che neppure il tempo può dimenticare. Oggi più di ieri, a distanza di cinquant’anni, ricordiamo le vittime una per una”. Carlo Arnoldi ha invece ribadito la soddisfazione per la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sarà a Milano il 12 dicembre per la commemorazione delle vittime nel cinquantesimo anniversario: ”E’ la prima volta che un presidente della Repubblica viene a Milano il 12 dicembre. È un segnale molto forte. Significa che piazza Fontana non si dimentica”. Presenti alla cerimonia alcuni famigliari delle vittime.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati