Sindaci Sala e Appendino firmano manifesto comunicazione non ostile

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Chiara Appendino, Sindaco di Torino e Giuseppe Sala, Sindaco di Milano hanno firmato oggi il Manifesto della comunicazione non ostile, nella cornice della Sala delle Colonne di Palazzo Civico, insieme a Rosy Russo, ideatrice e fondatrice di Parole O_Stili, annunciando così la condivisione dei 10 principi e l’impegno a osservarli, promuoverli e diffonderli con l’obiettivo di contrastare l’odio in rete e sostenere un uso consapevole del linguaggio, sia da parte degli utenti, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali. La firma è infatti il primo passo di un percorso che inizia a Torino con “Web con classe” un progetto sulle competenze digitali e i linguaggi ostili, che vede nella connessione, nel dialogo, nell’inclusione e nella consapevolezza i suoi valori fondanti. Arginare i fenomeni di cyberbullismo, di revenge porn, delle fake news, della violenza del tifo nello sport e del proliferare delle fake news si può, agendo con determinazione nel condividere messaggi di allerta sull’uso del web. A Milano invece i rappresentanti della Giunta, spesso bersaglio di trolls e haters parteciperanno ad un breve corso di formazione contribuendo – in prima persona – a dare l’esempio di un uso intelligente e corretto dei canali social. “Oggi più che mai – afferma il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – è necessario dare regole alla comunicazione e tornare ad un linguaggio più corretto e rispettoso in ogni sua forma, tra le persone faccia a faccia, come sui social network che sono diventati il canale quotidiano per esprimere odio, frustrazione, diseducazione. Un fenomeno che diventa drammatico quando a essere colpiti sono soggetti fragili come gli adolescenti o i personaggi pubblici nello svolgimento delle proprie funzioni o nell’ambito privato. È tempo di contrastare tutto questo partendo proprio dalla comunicazione. Per questo con la mia Giunta abbiamo deciso di aderire alla proposta di Parole O_Stili mettendoci in gioco noi per primi, con immagini e parole, a partire dai nostri profili social ”.

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